Saranno esposti i materiali archeologici rinvenuti nell’abitato neolitico di Trasanello e illustrati al pubblico i primi risultati raggiunti nell’ambito del programma di ricerche in corso. La ricerca riguarda l’occupazione umana del comprensorio murgiano nella preistoria recente ed è stata avviata nel 2007, con un progetto di durata quinquennale, promosso grazie all’interesse congiunto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università degli Studi di Pisa e di Italcementi di Matera che ha messo a disposizione l’area dell’insediamento e offerto il necessario sostegno logistico a tutte le attività di scavo e studio.
Le indagini sistematiche dell’area hanno permesso di definire due distinti momenti di frequentazione. Il primo è riferibile ad una fase evoluta del Neolitico antico (6800 anni da oggi), durante la quale è stata realizzata l’opera di escavazione del fossato che recingeva l’abitato. Dopo un periodo di abbandono di circa tre millenni, corrispondente anche alla chiusura del fossato e alla sua obliterazione, la frequentazione è ripresa durante l’età del Bronzo (3600 anni da oggi), fase documentata dall’identificazione di due capanne e da materiale ceramico rinvenuto all’interno delle buche di palo e nell’area interna al fossato.I materiali ritrovati in queste tre campagne di scavo sono stati oggetto di studio e analisi in laboratorio ed hanno fornito informazioni significative per la comprensione delle antiche comunità vissute nel materano. Nel mese di giugno sono inoltre previsti percorsi guidati dell’area di scavo e della mostra su prenotazione.
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