matera-ospedale-est-3Un monitoraggio su 360 pazienti che sono passati dal Pronto Soccorso con fibrillazione atriale, per elaborare un protocollo sulle terapie atte a combattere la patologia, evitando, laddove possibile, il ricovero in ospedale. E’ questo, in sintesi, lo studio effettuato dalla U.O. di Cardiologia – UTIC del “Madonna delle Grazie”, diretta dal dr. Tommaso Scandiffio, insieme ai sanitari del Pronto Soccorso, guidato dal dr. Carmine Sinno, con il coordinamento del dr. Andrea Sacco, capo dipartimento dell’Area medica del nosocomio.  I dati raccolti in due anni di lavoro, elaborati dr. Michele Clemente, Responsabile dell’Ambulatorio di Cardiologia, verranno presentati nel Corso-convegno “Fibrillazione atriale e Cardiopatia ischemica”, in programma per il 24 Novembre presso l’Auditorium dell’Ospedale, dalle ore 9. Obiettivo, confrontarsi sui risultati dell’indagine, anche con i medici di medicina generale, discuterne particolari e modalità, per poi elaborare delle “Linee Guida” sul trattamento della fibrillazione atriale. L’idea, infatti, è anche quella di definire le modalità di una continuità assistenziale tra ospedale e territorio. La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente e colpisce, prevalentemente ma non solo, le persone anziane. A Matera sono circa 600 i pazienti colpiti da tale patologia; 1.200 sul territorio dell’Asl 4. Da alcuni anni i medici del Pronto Soccorso, in collaborazione con i Cardiologi del “Madonna delle Grazie”, hanno intrapreso un iter diagnostico-terapeutico che ha portato ad importanti risultati, con riduzione dei ricoveri ed aumento dei pazienti che recuperano il ritmo regolare. Questo percorso condiviso è sfociato in una proposta di Linee Guida che rappresenta un’ulteriore tassello teso ad uniformare il trattamento delle più comuni patologie cardiache, in continuità con le Linee Guida elaborate nel 2005 dalla U.O. di Cardiologia-Utic, sempre con il Pronto Soccorso, nella gestione del dolore toracico. La fibrillazione atriale rappresenta il 4-6% di tutti gli accessi al Pronto Soccorso e, se non adeguatamente trattata, può essere associata anche a gravi complicanze. Le diverse relazioni che saranno illustrate nel convegno affrontano il problema con uno sguardo alle linee guida internazionali e un altro alla realtà materana e lucana. Oltre al dr. Sinno e al dr. Clemente, che presenteranno i dati epidemiologici del 2006 sui pazienti con fibrillazione atriale, con le strategie terapeutiche più appropriate per il trattamento, applicate nel nosocomio materano, relazioneranno anche la dr.ssa Rachele Autera, il dr. Antonio Magnante, il dr. Donato Caragiulo, il dr. Giuseppe Troito. Interverrà al convegno anche il dr. Giovanni Venezia, medico di medicina generale, per illustrare il tema dal punto di vista extraospedaliero e non specialistico, soffermandosi in particolare sul problema della gestione domiciliare del paziente con fibrillazione atriale.

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