IATRIDALa violenza sulle donne non ha tempo né confini, è endemica e non risparmia nessuna nazione o paese, industrializzato o in via di sviluppo che sia. Non conosce nemmeno differenze socio-culturali, vittime e aggressori  appartengono a tutte le classi sociali e il rischio maggiore per le donne deriva dai familiari, mariti e padri, da amici, vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro.

Non conosce nemmeno differenze socio-culturali, vittime e aggressori appartengono a tutte le classi sociali e il rischio maggiore per le donne deriva dai familiari, mariti e padri, da amici, vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro.

Il crescendo di episodi di violenza, come gli ultimi episodi di cronaca denunciano, evidenziano questa costante della dimensione “sessuata” del fenomeno, in quanto manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguale.

La violenza sulle donne assume caratteri più ampi, quanto più la società civile non elabora o regredisce nei sui meccanismi di evoluzione ed elaborazione culturale, sociale ed economica.

Battersi per la crescita civile, politica, culturale, sociale ed economica della società italiana e materana in particolare, è l’impegno prioritario delle politiche del Pd a livello nazionale e in città: sul piano del Welfare, delle politiche del lavoro, delle pari opportunità, delle politiche culturali.

Sarebbe un gravissimo errore sottacere e sottovalutare come la violenza alle donne in tutte le sue forme, e in famiglia in particolare, possa essere risolto con semplici interventi sulla sicurezza, quand’anche necessari.

La scuola, l’associazionismo, le istituzioni culturali, si devono fare interpreti di questo bisogno oramai emergenza sociale.

Le istituzioni cittadine, a partire dal Comune, devono investire in questo percorso culturale e sociale, con iniziative e strutture atte ad affrontare la violenza sulle donne, come l’esperienza del progetto “TUNNEL” a Matera recentemente proposto in un’iniziativa istituzionale.

Deve ritenersi necessario istituire un centro d’ascolto contro la violenza alle donne, che impegni il volontariato e le stesse strutture socio-assistenziali del Comune.

Come è necessario che il Comune istituisca una commissione di studio e ricerca su questo fenomeno.

Il Municipio istituisca una Commissione permanente di monitoraggio e assistenza alle donne, innanzitutto aiutandole a rompere il muro di terrore che le attanaglia; a liberarle dalla prigione della subcultura sessista e maschilista, che sta ritrovando nella rappresentazione mercificata della donna la legittimazione per i comportamenti violenti e degradanti anche da parte delle giovani generazioni.

Il gruppo Pd in consiglio comunale si farà carico di tanto con un’assunzione di responsabilità di fronte alla città di Matera e a tutto il territorio per e con le donne.

 

 

Loading