Consegnate al protocollo del Comune di Matera l’Appello al Sindaco De Ruggieri di dire un NO, chiaro e inequivocabile, al progetto Italcementi S.p.A. di incrementare a 60 mila   

all’anno le tonnellate di rifiuti (CSS) da incenerire in loc. Trasanello (Matera).
Come già preannunciato, nella mattinata di ieri il “Comitato No Inceneritore a Matera” (NIM) e i referenti di Legambiente di Matera e del WWF Matera hanno provveduto a consegnare al Protocollo del Comune di Matera n.17 fogli formato A3 contenenti l’appello al Sindaco di Matera, De Ruggieri e al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata a dire un NO, chiaro e inequivocabile, al progetto Italcementi S.p.A. di incrementare a 60 mila all’anno le tonnellate di
rifiuti (CSS) da incenerire in loc. Trasanello (Matera).
Un NO che è un SI alla tutela della salute, prima di tutto di quella dei bambini materani. L’appello difatti verte sulla0 “tutela della salute di tutti i cittadini e, principalmente, dei bambini, delle donne in stato interessante e degli anziani” e per questo chiede al Sindaco De Ruggieri e al governatore Pittella “di NON CONCEDERE autorizzazioni alla cementeria di Matera finalizzate ad incrementare la quantità di rifiuti da bruciare rispetto alle quantità attualmente previste, se non prima di aver svolto una seria, capillare e affidabile VIS su tutto il territorio del Comune di Matera.”
La lettera-appello è stata proposta congiuntamente da Comitato No Inceneritore a Matera (NIM),
Legambiente Matera e WWF Matera e sottoscritta da centinaia di cittadini (e di bambini) materani.
La lettera-appello è solo l’ultima delle innumerevoli attività e iniziative realizzate da NIM, come la petizione popolare discussa, e purtroppo non approvata, in data 16/04/2014 dal Consiglio Comunale di Matera: petizione che raccolse, nei primi mesi del 2014, oltre 2200 firme di cittadini che si
schieravano, senza se e senza ma, contro l’aumento a 60.000 tonnellate all’anno dei rifiuti che Italcementi vuole bruciare nell’impianto di Contrada Trasanello e discussa dal precedente Consiglio Comunale.
Nella lettera accompagnatoria all’appello firmato da centinaia di cittadini contiene anche la richiesta
di “un incontro urgente con i rappresentanti Comitato No Inceneritore a Matera,
Legambiente Matera e WWF Matera al fine di poter esporre compiutamente le ragioni della nostra ferma opposizione a questa ennesima violenza all’ambiente ed alla salute. L’incontro sarà utile anche per apprendere direttamente le Sue considerazioni in merito”.
L’incontro si rende quanto mai opportuno dato che si è appreso che il Sindaco De Ruggieri
“avrebbe incontrato una delegazione di operai di Italcementi a sostegno della richiesta di
aumento di rifiuti da bruciare nei forni del cementificio”, e al fine di apprendere direttamente da De Ruggieri la sua opinione sul progetto Italcementi, dato che il Sindaco non si è “mai chiaramente espresso” (…) “pubblicamente in merito”.
Vogliamo vivere in un ambiente salubre: non ha più senso andare a contare e valutare i danni alla salute solo a posteriori se, grazie all’epidemiologia moderna, i danni possono essere previsti a priori.
Di seguito il testo integrale della lettera-appello consegnata al Sindaco De Ruggieri.
APPELLO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE BASILICATA, PITTELLA E AL
SINDACO DI MATERA, DE RUGGIERI
Le sottoscritte cittadine e i sottoscritti cittadini residenti in Basilicata
Visti gli articoli:
– 32 della Costituzione Italiana secondo il quale “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;
– 41 della Costituzione Italiana che impone di coniugare l’imprenditoria privata con la tutela
dell’ambiente e della salute dei cittadini;
– la salute è diritto prevalente e prioritario rispetto a tutti gli altri;
CONSIDERATO che:
– bruciare i rifiuti nei cementifici li trasforma da risorsa recuperabile in emissioni e ceneri
tossiche;
– i cementifici sono tra gli impianti industriali più inquinanti in assoluto che emettono ossidi di azoto, metalli pesanti e numerosi altri inquinanti per la maggior parte dei quali non è prevista una soglia minima al di sotto della quale sono considerati innocui per la salute umana;
– non esistono filtri in grado, ad esempio, di bloccare le emissioni di arsenico e di mercurio,
sostanze la cui tossicità, in età infantile, si misura nell’ordine del miliardesimo di grammo;
CONSIDERATO inoltre che:
– il cementificio di Matera, situato in località Trasanello, attualmente brucia già 12 mila tonnellate
all’anno di rifiuti, più pet coke, pneumatici e altri rifiuti triturati;
– il cementificio di Matera ha chiesto di aumentare la quantità di rifiuti bruciati di 5 volte fino a 60 mila tonnellate all’anno;
EVIDENZIATO che:
– negli ultimi 40 anni, non è MAI stata effettuata dal momento in cui la cementeria è nata (anni ’70)
una valutazione di impatto sanitario (cosiddetta VIS) sui residenti in tutto l’abitato del Comune di
Matera;
alla luce di tutto quanto sopra vito, considerato e evidenziato, le sottoscritte e i sottoscritti rivolgono alle SS.VV. il seguente accorato
APPELLO
a tutela della salute di tutti i cittadini e, principalmente, dei bambini, delle donne in stato
interessante e degli anziani,
di NON CONCEDERE autorizzazioni alla cementeria di Matera finalizzate ad incrementare la quantità di rifiuti da bruciare rispetto alle quantità attualmente previste, se non prima di aver svolto una seria, capillare e affidabile VIS su tutto il territorio del Comune di Matera.
Vogliamo vivere in un ambiente salubre: non ha più senso andare a contare e valutare i danni alla salute solo a posteriori quando, grazie all’epidemiologia moderna, i danni possono essere previsti a priori.

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