Un impegno concreto sulle questioni che riguardano l’agricoltura, l’ambiente e l’agroalimentare. Questo l’obiettivo che si propone la Fai Cisl Basilicata con una lettera aperta inviata a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali. Quattro pagine dense di proposte per rilanciare un nuovo patto per lo sviluppo, per una effettiva regolazione sociale dell’economia, per passare dal primato della “politica” al primato delle “politiche”, sollecitando la cooperazione responsabile di tutti gli schieramenti.

“Il prossimo 28-29 marzo sarà un crocevia fondamentale”, spiega il segretario generale Antonio Lapadula, “saremo chiamati a scegliere la classe dirigente che nei prossimi anni dovrà affrontare e risolvere tre impegni precisi: portare le nostre imprese fuori dalla crisi, verso la nuova competizione globale; offrire effettiva sicurezza sociale ai lavoratori e alle famiglie; dare una prospettiva certa al futuro dei nostri figli. La questione del lavoro – continua Lapadula – dovrà essere il motore primo della ripresa economica e civile. Non c’è infatti vera crescita se non si restituisce la dovuta centralità al lavoro. E non può esserci una piena valorizzazione del lavoro senza la difesa della persona”.

Dentro questo disegno la Fai Cisl lucana ha messo a punto una piattaforma politica che riprende le questioni rimaste irrisolte nella legislatura regionale che si è appena conclusa. In cima all’agenda delle priorità, si legge nel documento, la Fai Cisl mette “la definitiva approvazione della legge di riordino degli enti agricoli, con particolare attenzione al risanamento finanziario ed al rilancio funzionale dei consorzi di bonifica. Inoltre, preso atto della volontà espressa dalla Regione Basilicata di procedere all’abrogazione delle comunità montane e alla loro sostituzione con le nuove comunità locali, la Fai Cisl considera necessario fare in modo che la riforma sia operativa in tempi brevi, superando l’attuale contenzioso, e assicuri la necessaria continuità funzionale ed amministrativa con gli enti montani soppressi”. Per la Fai Cisl “particolare attenzione dovrà essere dedicata al tema della nuova forestazione, così come riorganizzata nel piano triennale di recente approvazione, sia per quanto concerne gli aspetti organizzativi, sia per quanto riguarda gli aspetti strettamente occupazionali, con la puntuale gestione del turn-over”.

Un capitolo del documento è dedicato al tema dei migranti, anche sulla scorta della drammatica vicenda di Rosarno. “Non è più rinviabile – secondo il sindacato cislino – l’attuazione di una politica di accoglienza dei lavoratori immigrati operanti in agricoltura ancorata ai principi della legalità e della solidarietà, rivendicando con forza la proposta di individuare abitazioni sfitte per garantire una sistemazione decorosa alle centinaia di persone straniere che periodicamente giungono in Basilicata nella stagione delle raccolte”. La Fai Cisl auspica infine “un rinnovato impegno delle istituzioni regionali nella difesa e nella valorizzazione della filiera agroalimentare lucana, con particolare attenzione alla tracciabilità delle produzioni come forma di tutela delle imprese e dei consumatori.

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