bolognetti-pia-prefCaro Vito, dopo aver letto il tuo intervento del 10 luglio, non volermene, ma avverto l’urgenza di condividere con te alcune considerazioni, sulle quali spero si possa aprire un costruttivo confronto. Spiace innanzitutto dover constatare questo tuo continuo insistere su teorie complottiste antilucane. Le inchieste in corso riguardano alcune decine di persone e non l’intera cittadinanza. Credo sia giunto il momento di prendere il toro per le corna e, dunque, discutere degli effetti devastanti che la partitocrazia produce in questa nostra Basilicata. Siamo di fronte ad un sistema che, per sua natura, produce illegalità, antidemocrazia e antipolitica(non parlo di maggioranza e opposizione, ma appunto del sistema con le sue articolazioni di centro, di destra e di sinistra). Hai parlato, caro Vito, di fondi strutturali UE, offrendo la consueta immagine della Lucania grande utilizzatrice di fondi. Per parte nostra insistiamo, e continuiamo ad affermare che la quantità di spesa non ha fatto rima con la qualità della stessa. Ripeto, sarebbe interessante leggere quanto afferma la stessa Commissione europea sull’utilizzo degli 81 miliardi di fondi strutturali piovuti al sud nel periodo 1994 – 2006. Il Procuratore regionale della Corte dei Conti, Michele Oricchio, nella sua relazione annuale ha scritto: “…del resto in un recente saggio del prof. Nicola Rossi dal titolo ‘Mediterraneo e Sud’ si dimostra come nell’ultimo decennio l’Italia ha formalmente cambiato approccio al problema del Mezzogiorno, eppure qui ha speso ben 120 miliardi di euro con le ricadute occupazionali e di sviluppo che ognuno potrà valutare…Sicchè credo che ci sia davvero poco da gioire per il fatto che alcune regioni italiane, fra cui la Basilicata, rimangano ancora nel novero delle regioni ricomprese nell’ ‘Obiettivo 1’ dell’Unione Europea nonostante i fondi strutturali quivi copiosamente versati…” Ma veniamo alle cose che ho apprezzato del tuo discorso e che spero, al più presto, riuscirete a realizzare, passando da un’eterna dichiarazione d’intenti all’azione. Di certo positivo l’obiettivo di ridurre le Comunità Montane(noi siamo per l’abolizione), le Asl, i consorzi di bonifica. Anche se, a dire il vero, ci saremmo aspettati maggior coraggio e l’annuncio di una corposa riduzione di enti regionali e sub-regionali. Ancora una volta vale la pena citare un passaggio della relazione 2007 del Procuratore Oricchio che afferma: “…nonostante la previsione contenuta nella legge n° 29 del 16/11/2005 di riduzione del numero degli enti sub-regionali(il cui costo – secondo fonti del sole 24 ore – supera i 20 milioni di euro annui), con la legge n°11 del 14 luglio 2006 il consiglio regionale ha provveduto alla soppressione solo del Comitato regionale di controllo, del Consiglio regionale dell’Economia e del lavoro, dell’Istituto Nitti e dell’Ente Basilicata Lavoro…Verrebbe da pensare che con tutti questi enti ed amministratori la cura dell’interesse pubblico sia assicurata! Eppure si può dire che non v’è alcuno di essi che non sia interessato da indagini di questa Procura…” Pur nutrendo il timore che gli annunciati tagli possano smaterializzarsi, a seguito delle resistenze e delle pressioni a cui tu stesso fai riferimento, tengo a dirti che la strada imboccata è quella giusta: va solo percorsa con maggiore coraggio e decisione. Di certo, su questo fronte potrai contare sul nostro pieno sostegno. Leggendo, poi, del j’accuse di alcuni ex assessori e trombati, viene da sorridere. Nel giuoco delle parti, alcuni di coloro che non sono risusciti a confermare la poltrona da assessore o a strappare una postazione di prestigio, oggi giocano a ritagliarsi il ruolo di oppositori. Naturalmente evitano accuratamente di abbandonare tutte le altre poltrone e poltroncine, curve, distinti e sottoscala, che occupano nell’ambito della nomenclatura regionale. Niente paura Vito, con oppositori così, potrai dormire tranquillo fino al 2010. Infine, ma non ultimo, attendiamo con fiducia che il tanto parlare di “trasparenza” si traduca in atti concreti, ad iniziare dalle informazioni su enti e affini, mancanti sul portale Basilicanet. In nome della “trasparenza” si potrebbero adottare alcune delle proposte avanzate dal “Network radicale per le grandi riforme istituzionali”. E allora potremmo far sapere ai cittadini lucani come i consiglieri regionali e tutti gli altri eletti, “comunque chiamati dalla partitocrazia a diventare membri della casta”, svolgono il loro ruolo: quante volte sono presenti e assenti; quanto guadagnano; come votano; quali siano le loro situazioni patrimoniali, immobiliari, finanziarie, fiscali, societarie e i loro incarichi remunerati. Ecco, questa credo potremmo definirla trasparenza!!! Auguri e buon lavoro! Ne hai e ne abbiamo bisogno. Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Coordinatore regionale Rnp e Direzione Nazionale RNP

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