Trovo semplicemente scandaloso che si utilizzi il dramma delle maestranze impegnate nell’edificazione di Marinagri come corpo contundente da sbattere sulla testa degli inquirenti.
Osservare le immagini trasmesse dal Tgr Basilicata, nell’edizione delle ore 14.00, crea un profondo senso di inquietudine, e lascia a dir poco perplessi la partecipazione alla marcia del patron di Marinagri e del sindaco di Policoro.
La salvaguardia degli interessi dei lavoratori e di tutti i cittadini lucani passa attraverso il ripristino di un minimo di verità e di legalità, in una regione stritolata da un ceto dirigente che, al di là delle stesse inchieste in corso, ha soffocato e soffoca questa regione, riducendo i cittadini a sudditi.
Anche il solo minacciare il blocco della circolazione sulla statale ionica è un atto non degno di un paese civile.
Leggere poi le dichiarazioni di chi afferma: “i controlli andavano fatti prima”, fa davvero sorridere.
Gioverà ricordare infatti che l’inchiesta “Toghe lucane” si occupa di controlli non fatti e di altre quisquilie, quali la corruzione in atti giudiziari.
Lo sviluppo, o il presunto sviluppo, non può passare attraverso la violazione della legge. Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani
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