In questi giorni gli ultimi tasselli del puzzle vengono inseriti per completare il mosaico: il capitano dei carabinieri, che ha indagato per conto di De Magistris nell’ambito della cosiddetta inchiesta “Toghe lucane”, è stato promosso e trasferito; in un documento dell’ANM lucana si esprime l’auspicio che tra magistratura e avvocatura si ristabilisca al più presto “un clima di collaborazione e rispetto reciproco”.
La sensazione che emerge prepotente è quella di una avvenuta normalizzazione, che potrebbe avere il suo coronamento con la terza ed ultima avocazione. Giustizia è fatta, in nome non del popolo italiano, ma delle bande, delle caste, delle cosche e delle ndrine che governano questo nostro bel paese. I Borboni hanno ristabilito l’ordine, quell’ordine che in questo nostro sud significa conferma di una illegalità diffusa e sistemica. Abbiamo ben compreso in queste settimane che in questa Italia esiste una casta di intoccabili, un potere, che con arroganza si ritiene al di sopra delle leggi e delle regole. Si indaghi pure, ma nessuno si azzardi più ad inquisire gli intoccabili. Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Nazionale RNP
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