Lì dove l’acqua è pulita, l’aria è fresca e la presenza delle attività estrattive viene paragonata ad attività ludiche.In Val D’Agri per dodici anni non è stato istituito l’Osservatorio ambientale, così come previsto dagli accordi Eni-Regione del 1998. Osservatorio che, se e quando nascerà, verrà finanziato dalla stessa Eni. In Val d’Agri, l’inizio delle attività estrattive, chissà perché, non è stato preceduto da un serio studio epidemiologico.
In Val D’Agri emergono testimonianze e dati che ci spingono a collegare la crescita delle malattie tumorali alla presenza delle fortemente impattanti attività estrattive. In Val d’Agri, medici che ricordano il giuramento d’Ippocrate, concordano nell’ affermare che c’è un aumento delle malattie tumorali e respiratorie. Dulcis in fundo, apprendiamo che anche le analisi svolte dall’Agrobios vengono pagate con i denari delle royalties. Forse è giunto il momento di cambiare il nome della nostra regione da Basilicata/Lucania in Eni-Polis. E’ giunto il momento di prendere atto che in una logica costi-benefici gli abitanti della Val D’Agri sono il costo che qualcuno ha deciso di dover pagare.
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
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