Dei circa 530mila posti di lavoro persi nell’ultimo anno e mezzo, 335mila sono al Sud. 6,5 milioni di persone vive in una zona grigia tra lavoro irregolare e economia sommersa.

Nel 2009 114mila persone si sono trasferite dal Sud al Nord, 8mila in meno rispetto al 2008. In crescita invece i trasferimenti in direzione opposta, da Nord a Sud, arrivati nel 2009 a 55mila unità (erano 50mila l’anno precedente). Tra il 1990 e il 2009 circa 2 milioni 385mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno.

Da questo quadro sintetico è escluso il peso negativo dell’economia criminale che invece condiziona pesantemente lo sviluppo economico e sociale dell’area. Secondo stime attendibile, il fatturato delle tre principali mafie supera ampiamente i 100 Miliardi di euro all’anno. Una misura efficace del divario Nord-Sud la dà il Pil per abitante: nel 2009 nel Mezzogiorno è stato 17.317 euro, circa il 58,8% del Centro- Nord (29.449 euro), con un leggero recupero rispetto all’anno precedente (58,2%) e di oltre 2 punti percentuali dal 2000, dovuto però solo alla riduzione relativa della popolazione.

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