“E’ inconcepibile che in Italia ci siano numerosi lavoratori stranieri che si trovano a vivere in condizioni uguali, se non peggiori, a quelle che hanno lasciato per disperazione.” così si è espresso Aldo Di Biagio – coordinatore ENAS per l’estero – in merito al rapporto di Medici Senza Frontiere sulle drammatiche condizioni di vita dei lavoratori stagionali stranieri in Italia.
“E’ davvero molto triste verificare – continua Di Biagio – che l’organizzazione internazionale “Medici Senza Frontiere”, che eravamo abituati a vedere nelle zone più povere del mondo o dove erano in corso dei sanguinosi conflitti, abbia ritenuto di dover intervenire nel nostro paese per sopperire alla gravi inadempienze delle nostre istituzioni. Si tratta di migliaia di lavoratori che vivono in condizioni al limite della sopravvivenza e senza alcun tipo di assistenza sanitaria e sociale. ”
“Non si può ammettere – conclude Di Biagio – che chi viene a lavorare in Italia, anche se per brevi periodi, non si veda riconosciute tutte le forme di tutela che gli spettano. Ancora una volta è stato affrontato il problema dell’immigrazione con quella falsa demagogia che invoca il dovere dell’accoglienza, senza che poi si faccia nulla di concreto per rispettarne il valore. La disperazione della gente non può essere usata come legge di mercato, per sottopagare chi presta un’attività lavorativa. La dignità e la tutela del lavoratore devono essere sempre e comunque la stesse, a prescindere dalla nazionalità.”
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