Ieri a Matera si è tenuta la prevista assemblea dei lavoratori della Ferrosud, in un’atmosfera palpabile di preoccupazione e attesa. All’ordine del giorno, l’accordo siglato venerdì scorso in Regione per il prolungamento della cassa integrazione straordinaria per altri 12 mesi, ma anche il futuro di uno stabilimento che fatica ad instrardarsi sul binario della ripresa e che deve fare i conti con le incognite del concordato preventivo.
“La situazione è oggettivamente critica”, commenta il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, secondo cui “il rinnovo della cigs rappresenta in questo difficile frangente solo una boccata di ossigeno per continuare ad alimentare la speranza di una futura ripresa produttiva. Le preoccupazioni espresse oggi dai lavoratori, che continuano a pagare il prezzo più salato alla crisi, sono le stesse espresse dal sindacato, che ha chiesto e continuerà a chiedere un serio programma di rilancio industriale per una fabbrica che ha ancora molto da dare al tessuto socio-economico del materano”.E in attesa che i creditori si pronuncino sul concordato preventivo, il sindacalista della Fim chiama in causa anche le istituzioni locali che “sulla Ferrosud devono fare di più e meglio per senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e della città. Senza un impegno forte di Regione, Provincia e Comune di Matera – aggiunge Evangelista – sarà più complicato ottenere dal governo nazionale la dovuta attenzione e soprattutto i necessari investimenti per restituire alla Ferrosud il ruolo di fabbrica guida in un territorio che ha visto smarrire in poco tempo la propria identità industriale. Questa partita – conclude Evangelista – si può vincere solo stando uniti”.
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