Sud, fisco, concertazione e contrattazione. Questi i temi principali affrontati dal segretario nazionale della Fai Cisl, Fabrizio Scatà, durante l’esecutivo regionale di categoria che si è tenuto questa mattina a Potenza. Parlando di Mezzogiorno, Scatà ha detto che “occorre puntare sulla fiscalità di vantaggio, sulla premialità e sulla condizionalità per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno”. Per il segretario nazionale della Fai Cisl è inoltre necessario mettere mano alla riforma del fisco “perché ci sono categorie che con la crisi stanno facendo profitti, mentre sui lavoratori e i pensionati pesa oltre l’80 per cento del carico fiscale”.

Scatà ha aggiunto che “la concertazione non è uno strumento, ma una politica” e che “occorre valorizzare la contrattazione di secondo livello e la bilateralità per assicurare fette di salario aggiuntivo ai lavoratori ed estendere la coperta delle tutele”. Infine, un riferimento al piano di sviluppo rurale. “Dobbiamo essere più ingerenti sulle scelte politiche e istituzionali dentro i comitati di sorveglianza del Psr per vigilare sulla premialità e sull’impiego delle risorse comunitarie”. Il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, in apertura dei lavoratori ha posto l’accento sulla crisi produttiva e occupazionale che ha investito la regione. “I principali indicatori economici – ha detto Lapadula –confermano che la Basilicata si sta progressivamente allontanando dal Nord e dall’Europa e se non saranno adottate adeguate contromisure a sostegno delle produzioni e del lavoro la crisi economica rischia di tramutarsi in crisi sociale. L’auspicio – ha concluso Lapadula – è che la nuova legislatura regionale prenda coscienza della situazione e insieme alle parti sociali concerti misure finalizzate ad attrarre nuovi investimenti, privilegiando i settori, come l’agroalimentare, che hanno un radicamento forte nel territorio”.

 

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