Il progetto kruptai i cui ambiziosi obiettivi sono stati presentati l’altra sera a Grottole  nel corso di un convegno promosso dalla Proloco ottimamente condotta dal giovane Antonio Pistone rappresenta un valido esempio di valorizzazione delle antiche tradizioni produttive artigianali.

Come e’ noto agli addetti ai lavori e non solo,  a Grottole la tradizione della ceramica affonda le sue radici nella storia , tant’è che così come ricordato da uno degli ultimi cantori della ceramica grottolese Pasquale Di Lena vi sono moltissime affinità tra i forni per la cottura della terracotta esistenti a Grottole e quelli ubicati nell’antica Mesopotamia. L’Amministrazione Comunale di Grottole bene ha fatto ad acquisire al proprio patrimonio uno degli ultimi forni ancora funzionanti perché per rimettere in moto un’economia legata alla valorizzazione e riscoperta della terracotta di Grottole era assolutamente necessario avere alcuni condizioni di base: una di queste e’ sicuramente l’infrastruttura materiale, l’impianto, il forno in questo caso(l’hardware), l’altra e’ il saper fare degli artigiani (software), la terza ma non meno importante la voglia di un’intera Comunità di scommettere sul proprio futuro traendo energie vitali dal proprio passato. Questa meritevole operazione del Sindaco Francesco De Giacomo dopo aver mosso i primi passi da sola merita adesso di essere adeguatamente sostenuta dalle Istituzioni provinciali e regionali ma anche dalle Associazioni di categoria. Al riguardo credo che l’intervento degli Assessori Angelo Garbellano e Salvatore Auletta come pure del Presidente del Gal Bradanica Leonardo Braico siano stati più di una generica disponibilità a sostenere il progetto ma siano stati, invece, un invito a rendere da subito operativa la rete informale venutasi a creare, ottimizzando tutte le risorse umane e materiali in campo. Invito che per quanto riguarda la CNA di Basilicata e’ stato prontamente accolto, tant’è che attraverso la rete CNA stiamo gia’ effettuando analisi di mercato rispetto all’appeal che i futuri prodotti delle rinate fornaci grottolesi potrebbero riscuotere in ambito locale e non solo , sia nell’ambito dei restauri di qualità sia in ogni altra situazione che richiede manufatti di altissima finitura e lignaggio. Alcuni nostri soci impegnati nel commercio di materiale edile e nella ristrutturazione di immobili storici di pregio, oggi si riforniscono, per esempio dei pavimenti in cotto, dalla fornace di Venosa. Crediamo forse che per gli stessi non sarebbe più conveniente venire a Grottole per soddisfare i propri bisogni al riguardo ? Io credo di si e loro stessi lo hanno confermato. Questo mi sembra un buon punto di partenza per un progetto che oltre che preservare l’identità storico-culturale di un territorio, azione di per se già superlativa, deve poi reggersi economicamente confrontandosi ogni giorno con il mercato. Allora cosa manca ancora per chiudere il cerchio? Manca il lavoro, il lavoro dei giovani in particolare, inteso anch’esso in primis come già detto poc’anzi come riappropriazione di un comune sentire storico-culturale, come difesa di una Comunità intera e delle sue radici più antiche, ed in quanto tali più nobili,; lavoro come dimostrazione concreta dell’ agire del proprio Io all’interno dei valori della Comunità, e con orgoglio affermo che la padronanza di un mestiere artigianale storico come quello del fornaciaio e’ un inestimabile valore per la Comunità di Grottole. Lavoro, quello artigiano, che grazie ad iniziative come questa del progetto Kruptai cerca di uscire da quella subalternità culturale ed anche sociale cui molto hanno contribuito decenni incentrati su un desiderato quanto effimero sviluppo industriale delle nostre valli, a partire da quella del Basento che assomiglia oggi sempre più sotto ogni aspetto ad una polveriera pronta a scoppiare ( per le questioni occupazionali, energetiche, ambientali, ).Gli artigiani sono sempre stati un pilastro indistruttibile delle Comunità dal Medio Evo ai tempi moderni, scommettiamo tutti insieme sul loro futuro, che tra l’altro, in un terra piccola come la Basilicata significa scommettere sul nostro stesso futuro.

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