Il suo nome derivante dal latino, fragulus, non a caso significa fragrante. Con l'arrivo della primavera torna sulle nostre tavole uno fra i più gustosi frutti di stagione: la fragola. In realtà la fragola è un falso frutto poichè trattiene nella sua polpa gli acheni, che sono dei semi piccolissimi, considerati i frutti veri
La fragola più nota e comune anche nel nostro Paese appartiene alla famiglia delle rosacee, mentre la specie più piccola, ovvero la fragolina di bosco, ha origine nell'antica Grecia e nell'antica Roma. Essa cresce nei nostri boschi spontaneamente e il suo profumo è davvero inebriante. Questi gustosi frutti possono essere consumati freschi (naturalmente meglio se provenienti da culture biologiche) oppure impiegati per la preparazione di varie ricette: dalle marmellate, ai dolci, fino agli sciroppi. Il suo valore alimentare è apprezzabile soprattutto per la sua ricchezza di vitamina C, sali minerali quali calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio. Numerose sono le proprietà terapeutiche delle fragole. Esse sono indicate in caso di affaticamento e astenia; per le infezioni intestinali, le affezioni epatiche. Il frutto ha, inoltre, azione depurative, lassative, antiuriche e mineralizzanti. Anticamente le fragole venivano usate anche per curare i dolori della gotta, forse perché tra i suoi principi attivi, contiene anche l'acido metil-etil-salicilico, adatto per lenire i disturbi reumatici dei gottosi. Il succo fresco di fragola contiene analgesici naturali. Bevuto al mattino esercita una notevole azione depurante e può essere usato come blando lassativo. Anche le foglie vengono utilizzate nei vari impegni terapeutici. Il decotto di foglie giovani di fragole, quelle raccolte in primavera ancor prima della fioritura, è utile in caso di diarrea e coliche renali: una manciata di foglie per mezzo litro di acqua. Il decotto di radici e foglie (una manciata di entrambe tagliate per un litro di acqua): bollire e lasciare in infusione per 10 minuti è utile per i dolori artritici.
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