taddei_vLa Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale del Senato della Repubblica, nella seduta di ieri, su proposta del Senatore di Forza Italia Vincenzo Taddei, ha avviato, sull’intero sistema nazionale una inchiesta riguardante la formazione continua nel settore sanitario (ECM). Nella stessa seduta, il Sen. Taddei è stato nominato relatore della inchiesta che ha come obiettivo quella di approfondire l’attuale stato dell’arte dell’aggiornamento professionale in sanità in riferimento proprio alla formazione continua ECM in tutte le regioni tra cui anche la Basilicata. Il Senatore Taddei nel sottolineare l’onere di tale incarico e la necessità di un’inchiesta nazionale che tocchi un tema caldo e vicino a tutti i cittadini ne ha evidenziato i tratti principali. Infatti i programmi di Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) che comprendono l'insieme organizzato e controllato di tutte quelle attività formative, con lo scopo di mantenere elevata ed al passo con i tempi la professionalità degli operatori della Sanità, non sempre sono stati sviluppati come previsto. “Purtroppo –evidenzia Taddei- al termine del periodo sperimentale 2002-07 molte regioni sono indietro nel realizzare dei propri piani di accreditamento formativo penalizzando i singoli operatori che sono discriminati nel non poter realizzare i propri piani di aggiornamento. Lo stesso Ministero non ha realizzato il Piano nazionale dell’aggiornamento del personale sanitario e il Comitato nazionale ECM non è stato istituito. In sintesi –continua Taddei- le azioni sinora intraprese non hanno consentito una progressione del sistema, voluto si per migliorare i servizi offerti, ma anche quale strumento per la valorizzazione del personale sanitario italiano che allo stato attuale, invece, trova una doppia mortificazione, la prima è quella di natura economica, in quanto spesso è costretto a pagarsi con propri fondi l’aggiornamento, senza nessuno sgravio fiscale, la seconda è che non ha nessun concreto beneficio in quanto i requisiti fissati non sono applicati dai soggetti competenti”. Capire quindi quali sono le eventuali zone d’ombra e le problematiche di un programma di tale importanza e vastità è l’obiettivo prioritario di tale inchiesta. “L’attenzione del mondo politico su questi delicati temi –conclude Taddei- deve essere totale, è necessario ogni sforzo per la salvaguardia di un diritto fondamentale quale è quello della salute e per garantire il massimo arricchimento e la crescita professionale di tutto il personale sanitario tramite gli strumenti adibiti a farlo”.

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