senise-diga-traversaLa decisione, contenuta nella legge finanziaria attualmente all’esame del Senato, di trasferire i poteri di vigilanza sull’Ente Irrigazione alle Regioni Basilicata e Puglia “è certamente positiva, in quanto va nella direzione più volte auspicata di assegnare alle Regioni la piena titolarità in materia di governo delle risorse idriche, ma appare tuttavia non ancora sufficiente per affrontare in maniera compiuta i complessi problemi dell’Eipli”. Lo sostiene il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale, Vincenzo Folino, per il quale “meglio sarebbe ritardare di alcuni mesi, o al massimo di un anno, il concreto trasferimento dei poteri di vigilanza, per consentire alle Regioni di avere un quadro certo della situazione finanziaria dell’Eipli, delle relazioni in atto e delle passività, e di poter definire nel contempo una ipotesi condivisa di superamento dell’Ente Irrigazione”. “E’ solo il caso di ricordare – afferma ancora Folino – che l’Eipli, pur disponendo di professionalità importanti, risponde ad una vecchia logica ed ha accumulato nel corso degli anni un deficit strutturale, che nessuno oggi è in grado di quantificare. Ed è quindi fin troppo facile per l’ex ministro Alemanno dichiararsi d’accordo con la scelta di passare i poteri di vigilanza alle Regioni. Resta da chiedersi perché, se è d’accordo, questa scelta non l’ha fatta lui quando era ministro e la Basilicata ha più volte invocato un cambiamento di rotta”. Per Folino “con la proposta contenuta nella legge finanziaria del governo di centrosinistra, si può finalmente aprire una fase nuova, ma occorre agire con cautela, chiarendo innanzitutto che in nessun caso il deficit accumulato in questi anni dovrà pesare sulle Regioni né può avere conseguenze economiche sul mondo dell’agricoltura, già fortemente penalizzato. Occorre invece un progetto industriale e finanziario per la gestione delle attività di grande accumulo e trasferimento primario delle risorse idriche, un servizio che da molto tempo riteniamo debba essere gestito da una società a capitale interamente pubblico, partecipata dalle Regioni Basilicata, Puglia e Campania oltre che dal Ministero delle Politiche Agricole. Un soggetto molto più snello dell’Eipli, che operi sulla base delle indicazioni dell’Autorità di governo delle risorse idriche di Basilicata e Puglia, a cui spetta il compito di decidere quanta acqua trasferire ai diversi territori e per i diversi usi, e che proprio attivando questo nuovo soggetto potrà arrivare anche ad una migliore definizione dei costi industriali delle attività di trasferimento della risorsa idrica”.

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