Le iniziative di sviluppo, è stato sostenuto, si devono inserire in un contesto nel quale esistono emergenze paesaggistiche, artistiche e culturali, oltreché risorse agricole e agroalimentari di grande qualità che devono coesistere con l’attività estrattiva del petrolio.
Proseguono le iniziative di animazione e i dibattiti nel padiglione lucano alla Fiera del Levante di Bari. “Val D’Agri tra Parco Nazionale ed energie rinnovabili” è stato il titolo del convegno organizzato stamani dal Gruppo di azione locale (Gal) Akiris al quale sono intervenuti dirigenti della Regione Basilica, dell’Inea ( Istituto nazionale di economia agraria), docenti universitari, tecnici e responsabili dei Gal. Nel dibattito, che fa seguito ad altri incontri svolti dal Gal in Val D’Agri finalizzati a far comprendere la necessità e l’importanza di un’area protetta in tale zona della Basilicata, sono state evidenziate le possibilità di crescita dei comuni e del territorio ubicati nel Parco. Le iniziative di sviluppo, è stato sostenuto, si devono inserire in un contesto nel quale esistono emergenze paesaggistiche, artistiche e culturali, oltreché risorse agricole e agroalimentari di grande qualità che devono coesistere con l’attività estrattiva del petrolio. Relativamente alle energie alternative vi sono diverse opportunità legate alle filiere forestali, a quelle zootecniche e del settore primario in genere, utilizzando il legname, i residui delle attività agricole e i reflui zootecnici. Importante è prevedere la riconversione dei seminativi verso colture come girasole e colza dalle quali si possono ottenere carburanti a basso impatto ambientale e che porterebbero grandi vantaggi in termini economici alle aziende agricole dell’area. Nel corso del convegno sono state illustrate le politiche relative alle energie rinnovabili della Regione Basilicata contenute nel “Piano energetico regionale” tese al risparmio energetico e al contempo orientate ad uno sviluppo ecocompatibile.
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