antenne-tx_aGUARDARE ALL'EUROPA PER RIDURRE IL DIGITAL DIVIDE Dichiarazione di Gianni PITTELLA, Presidente della Delegazione Italiana nel Gruppo PSE al Parlamento europeo ——————————– "La grande vitalità dell'impresa italiana, l'alta qualità del sapere professionale e i tanti casi di successo anche a livello internazionale, da cui emergono elevate doti imprenditoriali e lavorative, indicano che in Italia esistono le basi progettuali su cui fondare una nuova fase di sviluppo Molto deve essere ancora fatto nel settore delle telecomunicazioni a banda larga per colmare sia il gap interno- il cosiddetto digital divide- sia il gap con gli altri Paesi europei in quanto a diffusione della banda larga. L'Italia deve avere l'ampia cornice europea come riferimento principale attraverso il piano d'azione per rilanciare gli obiettivi dell'innovazione, nato già nel 2005, ed attraverso l'iniziativa "i 2010". Giusto ricordare che l'UE ha deciso di investire oltre 9 miliardi di euro a favore della ricerca nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Si tratta della voce di bilancio di gran lunga più importante del 7°Programma Quadro di Ricerca che durerà fino al 2013 (una priorità fissata dall'UE che, in questo modo, riconosce l'importanza delle TIC per la crescita e la competitività dell'Europa). Con 9 miliardi di euro l'UE vuole invitare gli Stati membri, l'industria e le università ad unirsi nella lotta per un'Europa più competitiva. Non abbiamo bisogno solo di ricerca, dobbiamo anche orientarla meglio. Questa cifra dimostra la volontà dell'UE di colmare il divario in materia di ricerca tra l'Europa e i suoi concorrenti a livello mondiale. Non a caso nel corso del vertice informale di Lahti (Finlandia), durante la presidenza finlandese, i capi di Stato e di governo europei hanno discusso proprio del lancio delle cosiddette "iniziative tecnologiche comuni" (JTI) che segnano un'inversione di marcia nelle modalità di finanziamento della ricerca tecnologica strategica in Europa. L'obiettivo è riunire tre tipi di risorse finanziarie (nazionali, private ed europee) per sostenere il lancio di progetti comuni di ricerca. A differenza del passato le JTI avranno il compito ambizioso di stimolare gli investimenti europei nella ricerca e contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi grazie al "raccoglimento" di iniziative attualmente frammentate, garantendo al tempo stesso una gestione efficace, finanziariamente sostenuta, e razionale dei programmi. La prima delle iniziative, che partirà già ad inizio 2007, si chiama "Artemis" e si rivolgerà allo sviluppo dei sistemi informatici incorporati. Il budget allocato per il periodo 2007-2013 sarà di circa 3 miliardi di euro".

Loading