La Femca Cisl chiede tempi brevi per il decollo dei programmi di reindustrializzazione dei due siti. E per una trentina di lavoratori ex Standartela è già scaduta la mobilità ordinaria
Il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Gerardo Casaletto, sollecita la Regione Basilicata a procedere rapidamente con la valutazione delle tre candidature pervenute per la reindustrializzazione della Daramic (1) e della Standartela (2) e in una lettera indirizzata alla task-force regionale anti-crisi ha chiesto la convocazione di un tavolo di confronto per fare il punto sugli altri punti di crisi nel settore chimico e tessile-calzaturiero, come Lucana Calzature, Panasonic e Filatura di Vitalba, aziende per le quali al momento non risultano pervenuti progetti di reindustrializzazione, nonostante la proroga dei rispettivi bandi. Per il segretario della Femca Cisl “non trovano alcuna giustificazione razionale i ritardi nella valutazione tecnica ed economica delle offerte, specie per il caso della ex Standartela, dove per una trentina di lavoratori la mobilità ordinaria è scaduta il 31 dicembre scorso, e non è chiaro se e quando i lavoratori potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali in deroga in attesa che si realizzi un concreto programma di riconversione industriale. In virtù delle due offerte arrivate per il sito di Sant’Angelo Le Fratte – conclude Casaletto – esistono le condizioni per sottoscrivere un verbale di accordo che consentirebbe quanto meno di inserire questi lavoratori nella lista dei beneficiari della mobilità in deroga per il 2010”.
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