Attenti ai lupi. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Basilicata che in una lettera inviata al presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza e all’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti ha esposto la presenza preoccupante di questi animali che sta provocando gravi danni al patrimonio zootecnico di montagna. “L’occasione della denuncia – ha detto Saverio Dalessandro, presidente della Coldiretti Potenza – è stata offerta dagli ultimi casi che abbiamo dovuto registrare nel territorio di Brindisi di Montagna dove diversi capi di bestiame sono stati azzannati e dilaniati dai lupi. Al “classico” danno alle colture agricole che avviane puntualmente ad opera dei cinghiali, oggi si unisce quello del lupo”.

Un fenomeno che sta interessando molte parti d’Italia e, infatti, la Coldiretti ha presentato, anche a livello di Commissione europea, denunce e valutazioni in merito ai danni provocati alle imprese agricole zootecniche evidenziando come nel nostro Paese, dopo un periodo nel quale la specie era scomparsa in molte aree, a seguito degli interventi di ripopolamento, attualmente la presenza del lupo è stimata in circa 500-600 animali (secondo alcuni ricercatori forse anche di più), sì che tale specie è ricomparsa in molte zone in cui non era più presente da circa un secolo, come appunto quello lucano.

“Se ovviamente tale fenomeno può essere giudicato positivo sul piano della tutela della biodiversità – ha continuato Dalessandro – d’altro canto l’assenza della messa in atto di adeguate misure di prevenzione nella nostra Regione ha determinato un incremento spropositato nei danni alle imprese zootecniche favorendo un clima di conflittualità tra i diversi soggetti presenti sul territorio (associazioni ambientaliste, Organizzazioni professionali agricole, enti locali). In particolare, nelle nostre aree rurali in cui si è avuto un ripopolamento della specie senza alcun momento informativo preventivo, gli allevatori si sono trovati “disarmati” alla mercè dei lupi e costretti a subire danni ingenti senza neanche la certezza del risarcimento o comunque di un adeguato ristoro al valore effettivo dell’animale allevato e della perdita di reddito conseguente. Succede anche – ha denunciato il presidente – che l’allevatore sistematicamente perde alcuni capi di bestiame e si rivolge alle autorità competenti e non ottiene alcun risarcimento in quanto “ufficialmente” la presenza del lupo non é accertata con sicurezza, essendo nota anche la presenza dei cani inselvatichiti ai quali potrebbe essere imputato il danno”.

La Coldiretti chiede un intervento deciso per affrontare adeguatamente la problematica:

1) rivedendo il sistema di accertamento e risarcimento dei danni affinché oltre a garantire un completo ed adeguato reintegro della perdita di reddito per l’agricoltore siano coperti non solo i danni da lupo, ma anche quelli causati da cani inselvatichiti;

2) prevedendo un sistema di misure di prevenzione dei danni incentivando le imprese agricole con un adeguato regime di sostegno;

bloccando l’immissione sul territorio di ulteriori cuccioli di lupo;

costituendo un sistema di sorveglianza del territorio a supporto di quello attuato dai pastori e dagli allevatori.

Ufficio stampa Coldiretti Basilicata

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