Dopo aver sentito il neocoordinatore della Costituente Socialista, Nicola Mancini, affermare “…che i giovani sono indignati dalla cattiva politica che purtroppo impera nel mezzogiorno…”, sorge più o meno spontanea una domanda: L’on. Mancini conosce davvero i quadri locali dello Sdi? Delle due l’una: o li conosce, e in tutti questi anni non si è accorto che lo Sdi nel nostro mezzogiorno, e nel mio mezzogiorno, è tra i principali protagonisti della “cattiva politica” o meglio dell’antipolitica, oppure non li conosce, e in questo caso tocca informarlo che buona parte dei suoi compagni concepiscono la politica solo come mezzo per occupare poltrone e sottoscala. Io che vivo in Lucania, io che vivo in un piccolo paesino del sud/mezzogiorno, credo e continuo a credere nel progetto Rosa nel Pugno e credo anche di aver dato corpo e tentato di dare forza a questo progetto, con la forza delle idee che nasce dal desiderio di partecipare alla costruzione di un nuovo possibile. Ahimè, mi sono, però, quotidianamente scontrato con la impossibilità di poter intraprendere con la “territoriale” dello Sdi qualsiasi tipo di interlocuzione politica. Ahimè, ho dovuto constatare che l’unico linguaggio parlato dalla “territoriale” socialista democratica era ed è in piena sintonia con i peggiori vizi del regime partitocratico. In Lucania, terra che ha ospitato(suo malgrado) Eugenio Colorni, confinato in quel di Melfi, il socialismo, la sua nobile storia e le sue ragioni vengono quotidianamente irrisi, da chi, detto con brutale sincerità, sembra non avere né un passato, né un futuro, e potrebbe, e succede, passare da un contenitore all’altro con estrema disinvoltura. Non mi stupisco, dunque, di aver dovuto constatare che i compagni dello Sdi lucano abbiano da subito avvertito la Rosa Laica, Socialista, Liberale e Radicale come insopportabile fardello. Un caro saluto da un non più giovananissimo, che spera di poter invecchiare in un Paese e in un’Italia altra, e che continuerà, comunque sia e comunque andrà, a dar corpo ad una storia lunga, fatta di lotte, e che è pietra angolare su cui costruire il futuro. A dar corpo alla politica di chi, come Marco Pannella, il movimento Radicale Laico, socialista, liberale, libertario, antiproibizionista…riesce a vedere lontano, continuando ad essere “giovane” e a rappresentare quell’alternativa al regime di cui c’è tanto bisogno. Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Nazionale RNP
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