“SE DE FILIPPO NON RIESCE A GOVERNARE TRAGGA LE CONSEGUENZE” “De Filippo è stato eletto dai cittadini per governare la Basilicata. Se non ci sono le condizioni per farlo ammetta il suo fallimento e tragga le conseguenze”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Cosimo Latronico, a conclusione della conferenza stampa tenuta in mattinata con i consiglieri Mattia, Pagliuca e Lapenna (Fi), Ruggiero e Mancusi (Udc). Latronico ha affermato che dopo le dimissioni della Giunta “si è aperta una situazione di crisi accentuata dal vuoto di potere inedito e clamoroso dovuto alla mancata nomina dei dirigenti generali dei dipartimenti, che ha determinato il blocco dell’attività amministrativa proprio nel momento in cui i dati Istat hanno mostrato che l’economia sta vivendo un allarmante momento di crisi: la Basilicata ha perso 12 mila unità di base occupazionali e 4 mila posti di lavoro fra il primo trimestre 2006 e il primo trimestre 2007, insieme alla Sicilia abbiamo il più alto tasso di povertà, che supera il 25 per cento, e si contano 51 punti di crisi produttiva”. “Questa situazione di difficoltà ha fatto da detonatore a Matera, dove ha vinto l’alternativa e si è dimostrato che il potere sa solo non basta più a tenere sotto controllo gli elettori e gli interessi della città”, ha affermato ancora
Latronico esprimendo critiche alle iniziative messe in atto dal governo regionale in materia di lavoro e formazione e definendo in particolare “clamorosi fallimenti” il bando per i piccoli sussidi e l’iniziativa “dentro l’impresa”, che a suo parere “hanno dissipato risorse senza qualificare progetti e prospettive”. Latronico ha inoltre denunciato “l’afasia del governo regionale e della maggioranza”, facendo riferimento alla scarsa attività delle Commissioni consiliari ed alla mancata attivazione della Commissione per il controllo dei flussi di spesa, che per un accordo fra maggioranza e opposizione avrebbe dovuto essere istituita già da alcuni mesi “ed invece è morta nelle alchimie della maggioranza”. “Gli indicatori economici – gli ha fatto eco Franco Mattia di Forza Italia – illustrano lo stato di crisi in cui ci troviamo. In due anni la Regione non è riuscita a modificare il debole e incerto assetto strutturale e a cogliere le opportunità incentivanti servite al centrosinistra per rafforzare il proprio potere elettorale, frantumatosi per fortuna con le elezioni di Matera”. A parere di Vincenzo Ruggiero, capogruppo Udc in Consiglio regionale, “questa crisi regionale obbedisce a vecchi rituali e non affronta i problemi con la necessaria attenzione”. “Ci saremmo aspettati il coinvolgimento dell’opposizione”, ha aggiunto, auspicando “un governo tecnico di alto profilo”. Nicola Pagliuca (Fi) ha invece stigmatizzato “il fallimento politico della maggioranza. De Filippo è ostaggio dei partiti, c’è un evidente deficit di leadership che convive con le lotte fratricide nella maggioranza. La Basilicata va indietro se viene perpetrato ancora il metodo di spartizione delle poltrone”. Facendo riferimento, inoltre, alla mancata istituzione della Commissione di controllo sui flussi di spesa, Pagliuca ha affermato inoltre che “la sordità della maggioranza richiede un’opposizione dura”. “La dimissioni della Giunta – ha detto invece Agatino Mancusi dell’Udc – descrivono il deficit politico di questa maggioranza e l’incapacità strutturale a risolvere i problemi del governo regionale, che a questo punto farebbe bene a dimettersi per andare a nuove elezioni”. “La maggioranza – ha detto infine il consigliere Sergio Lapenna, di Forza Italia – non ha avuto il coraggio di affrontare problemi come la riforma dello Statuto e della legge elettorale, ripiegando su una politica con la p minuscola”. E, riferendosi ai rapporti fra politica e magistratura ed alle recenti inchieste giudiziarie, ha affermato che “non è possibile che la politica rimanga in un angolo ed assista impotente ai rapporti fra certa stampa e certa magistratura, che descrivono alcuni esponenti dell’attuale classe dirigente come detentori del malaffare. Occorre denunciare con forza e reagire a questa situazione”.
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