diga-m-cutugno-21Le perdite medie di acqua potabile dai nostri acquedotti ammontano al 40%, con punte del 90% al Sud. Venafro (Molise) la città meno virtuosa "Secondo i dati della Conferenza Nazionale sulle acque, le perdite dai nostri acquedotti potabili ammontano in media al 40%, con punte del 90% al Sud, come nel caso della città di Venafro in Molise". E' quanto emerge dalla relazione del Professor Pietro Bruno Celico, ordinario di Idrogeologia della Facoltà di Scienze dell' Università "Federico II" di Napoli, intervenuto al Congresso Nazionale dei Geologico in corso a Matera. "Per evitare gli sprechi, invece di costruire nuovi acquedotti sarebbe meglio rendere più efficienti quelli già esistenti. Inoltre – ha concluso Celico – sarebbe necessario ammodernare le reti idriche, costruire invasi artificiali e ancora incentivare attività che facilitino l'infiltrazione delle acque, creare piccoli invasi sotterranei, recuperare le risorse abbandonate e quelle apparentemente inutilizzabili".

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