matera_sassi_1L’innovazione tecnologica al servizio dei beni culturali e per favorire la istituzione del centro di documentazione della città. Venerdì 28 settembre, alle ore 18.00, nella sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera, a cura della Fondazione Zétema, sarà presentata la rilevazione tridimensionale della chiesa rupestre di Santa Barbara, eseguita dalla TecnoArt s.n.c. Con questa iniziativa la fondazione materana intende proporre, utilizzando le più aggiornate tecnologie, un primo esempio di rilevazione del vasto patrimonio rupestre del territorio rappresentato da una chiesa emblematica per gli elementi spaziali e architettonici. Se Matera rappresenta un straordinario archivio della memoria è necessario che la memoria non sia solo orale o di testimonianze scomparse; di qui la necessità di documentare con metodologie e pratiche moderne i presídi simbolici di questa riconosciuta storia della umanità. In particolare, per quanto riguarda il patrimonio rupestre, parallelamente allo studio storico e alla indagine archeologica, va doverosamente affiancato il rilievo misurato, come momento primo e fondamentale per la catalogazione, la comprensione e la restituzione cronologica ed analogica di ciascun monumento al proprio ambito culturale di origine. Inoltre il sito rupestre si caratterizza in maniera profondamente diversa da una architettura costruita: le approssimazioni geometriche e scatolari non possono essere facilmente fissate poiché l’ambiente ipogeo ha una morfologia costruttiva tale da non permettere l’identificazione di angoli o spigoli vivi da assimilarsi con punti fissi durante l’analisi né in alzato né in pianta, tanto meno nella definizione dei parallelismi dei setti o dei livelli pavimentali e di copertura. Di qui il ricorso alla rilevazione con la tecnologia del laser-scanner che consente di acquisire digitalmente oggetti tridimensionali di varie dimensioni sotto forma di nuvole di punti. La qualità del rilievo è quindi altissima e l’errore varia di qualche millimetro per una maglia di rilevazione puntuale. Inoltre l’oggetto, anche di grandi dimensioni, si rileva in pochi minuti con un tempismo ignoto alle tecniche tradizionali. Le ultime ricerche e le più attuali applicazioni consentono poi di giungere alla completa rappresentazione digitale del monumento e, attraverso questa e le indagini conseguenti, a individuare le parti ammalorate e a programmare anche le fasi del restauro. E’ un sistema che consente, dunque, una rilevazione tridimensionale perfetta del monumento e l’archiviazione di dati esatti e inalterabili. L’incontro di Matera, quindi, vuole provocare l’attenzione scientifica e politica della comunità cittadina per iniziare seriamente la costruzione dell’auspicato centro di documentazione della propria eccezionale vicenda storica di cui il rupestre è parte determinante.

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