A circa un anno dalla ultimazione dei lavori della più grande opera realizzata a Potenza negli Ultimi decenni, che ha visto la luce con la giunta Potenza, l’avvio con la giunta Fierro e l’ultimazione con la giunta Santarsiero, al quale va dato merito della tenacia che ha contribuito alla realizzazione dell’opera, si spera che l’inaugurazione non intervenga con la prossima Amministrazione che fra 18 mesi circa non potrà che essere di centro destra. Non è comprensibile ne giustificabile che, pur in presenza della collaudazione statica e tecnico amministrativa (entrambi in corso d’opera) nonché di quella posta a carico del ministero dei Trasporti, l’opera non sia stata ancora attivata, soprattutto in considerazione dello stravolgimento intervenuto nel traffico cittadino a causa della recente interdizione del traffico nel nodo del Gallitello. Alla luce dei recenti eventi quindi e ancora meno comprensibile la circostanza che i parcheggi previsti in prossimità del fondo valle, dati per immediatamente realizzabili lo scorso anno dall’Amministrazione comunale proprio su sollecitazione di F.I., non siano ancora stati oggetto di bando di gara. Perché è del tutto evidente che la loro realizzazione potrà consentire di intercettare gli autobus extraurbani che nella nostra città, probabilmente unico caso in tutto il paese, si trasformano in autobus urbani creando con le numerose fermate evitabili file, ingorghi e alto tasso di inquinamento ambientale. Inoltre la realizzazione dei parcheggi di valle rappresenterebbe una valida ragione per l’utilizzo dei percorsi meccanizzati del ponte attrezzato e giustificherebbe un’opera che priva di tali infrastrutture non ha alcun senso; così come non sarebbe da sottovalutare il completamento del progetto che prevede la realizzazione di parcheggi e di superfici commerciali in adiacenza all’attuale opera. È da augurarsi che l’amministrazione abbia già valutato le modalità di gestione delle strutture meccanizzate ed i suoi costi e non debba far ricorso, qualche giorni prima della loro attivazione, ad affidamenti provvisorio e temporanei (che immancabilmente diventerebbero definitivi), con costi ed oneri non adeguatamente valutati. Questo ritardo registrato nella inaugurazione di una così importante opera, di cui molti ignorano l’utilità, a fronte di frettolose inaugurazioni a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi, pur nella consapevolezza del travaglio causato dalla fusione a freddo (a nostro parere sinistra fagocitazione) – nel nascente soggetto politico unitario – lascia quasi pensare che questa maggioranza stia perdendo lo smalto dei tempi migliori caratterizzato dalla “politica-bellezza” privandosi di una così ghiotta occasione per “apparire”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.