“Chiedo pubblicamente al Presidente De Filippo di revocare la delibera di giunta del 17 luglio scorso che approva il bando per la selezione di 400 persone da ammettere alla formazione finalizzata al reclutamento di 400 operai forestali da assegnare agli enti delegati dalla Regione”.
Lo ha dichiarato in mattina il capogruppo dio Forza Italia in Consiglio regionale, Cosimo Latronico. “Non si può accettare che la selezione di questi lavoratori avvenga con metodi che non garantiscono la trasparenza e la reale obiettività. Infatti tra i criteri di selezione fissati emerge che solo il 60% del punteggio deriverà dalla valutazione dei titoli ,mentre l’altro 40% scaturirà da un test motivazionale a cui saranno sottoposti gli aspiranti forestali. Che ci voglia una valutazione psicologica ed attitudinale per fare il bracciante agricolo nei boschi della nostra regione, e’ una decisione che ci lascia perplessi. Come pure ci lascia perplessi la spesa per i corsi di formazione, ben 810 mila euro, sulla cui validità e necessità c’è da discutere. Dovrebbe essere impegno di tutti creare condizioni di pari opportunità nell’accesso alle poche occasioni di lavoro che si presentano nella nostra regione. Come già chiesto nei mesi scorsi riteniamo sia doveroso garantire l’accesso alle liste del settore forestale solamente in virtù del possesso dei titoli obiettivi che riguardano il reddito familiare, l’anzianità lavorativa, il carico familiare e così via; impedendo che attorno al reclutamento di questi 400 addetti si possano dispiegare forme di selezione che offendono il bisogno di lavoro di tante famiglie ed offrono uno spettacolo di inciviltà che tutti dovremmo evitare. Chi e’ impegnato a costruire una buona politica nella nostra regione, ha il dovere di creare le condizioni perché l’accesso al lavoro non sia l’esito di concessioni e di favori. Pertanto impegno il governatore De Filippo ad agire con tempestività per correggere la delibera e garantire un reclutamento dei 400 operai forestali con metodi che non sollevino dubbi e perplessità in ordine alla trasparenza e alla correttezza degli atti”.
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