Ritengo opportuno precisare che la mia iniziativa a sostegno dell’applicazione della legge 194 in Basilicata non è contro qualcuno, ma a favore della legalità e del rispetto delle regole e della legge.
Non sono “contro” i medici obiettori, ma riterrei opportuno che al San Carlo, come nel resto d’Italia, venisse garantita una presenza di medici non obiettori di coscienza all’aborto pari almeno al 50 per cento.
Sono, invece, sicuramente “contro” quei medici che per opportunismo fanno gli obiettori nelle corsie degli ospedali pubblici, per poi tramutarsi in non obiettori nelle strutture private.
E sono di certo “contro” quei medici che, come avvenuto al San Carlo, al momento dell’assunzione si dichiarano non obiettori e poi fanno presto a pentirsi.
Ritengo inoltre opportuno precisare, per l’ennesima volta, che con la legalizzazione dell’aborto non abbiamo stabilito il diritto ad abortire, ma consentito la libertà di scelta.
Lo scontro in atto non è tra favorevoli e contrari all’aborto, ma tra antiproibizionisti e proibizionisti.
Noi antiproibizionisti riteniamo di aver sconfitto la piaga dell’aborto clandestino e di massa delle mammane e dei cucchiai d’oro. E’ proprio grazie alla legalizzazione e ad un minimo di informazione sessuale che il numero di aborti in Italia è enormemente diminuito.
Ciò che stupisce, che continua a stupire, è il fatto che coloro che vorrebbero riportare questo paese alla ignobile realtà esistente prima dell’applicazione della legge 194, nulla dicano e nulla facciano sulla questione dell’informazione sessuale e contraccettiva.
I vari Cav e associazioni antiabortiste se avessero davvero a cuore una ulteriore diminuzione degli aborti dovrebbero battersi con noi per avere più informazione sui metodi contraccettivi ad iniziare dalle scuole.
Ed invece, lor signori con la loro sessuofobia preferiscono lavorare per boicottare l’applicazione della legge 194 e per negare alle donne di questo paese la possibilità di scegliere.
Per avere meno aborti occorre incentivare l’uso di profilattici e pillola, laddove è bene precisare che l’astinenza, pur essendo il più infallibile dei metodi anticoncezionali, non fa certo bene all’equilibrio psicofisico di giovani e anziani.
Maurizio Bolognetti
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