zona-ind-pisticci“Nel dicembre scorso avevo proposto un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale per conoscere il parere del governo sulla consistenza delle imprese che operano in Basilicata nei settori innovativi (I.T.C. Information and Communication Technologies) alla luce di un rapporto dell’Unione Industriali di Napoli che vedeva la Basilicata fanalino di coda tra le regioni meridionali sia in termini di consistenza numerica delle imprese innovative (appena lo 0,7 % del totale nazionale), di domanda di ITC ( lo 0,5 della spesa del Mezzogiorno attestata al 13,8%), che di produzione di laureati nelle discipline attinenti alla ITC ( ingegneri, fisici, chimici etc) che nel 2005 risultavano appena 1,2% dei 5.000 laureati nelle regioni meridionali, conquistando anche in questo caso la coda della graduatoria. L’interrogazione infine chiedeva di conoscere analisi e strategie sul fenomeno dell’ emigrazione di giovani laureati anche nelle discipline scientifiche che trovano sempre piu’ sbocchi di lavoro, per la configurazione del sistema produttivo regionale, fuori dalla nostra terra. A queste domande, le risposte fornite oggi in Consiglio regionale dall’assessore Autilio sono risultate sostanzialmente estranee al senso della richiesta e prive di qualunque elemento di analisi della realtà almeno per confutare o confermare i dati allarmanti esposti dal rapporto di Confindustria sulla fragile presenza di imprese e di competenze innovative. Ho raccomandato l’assessore Autilio di riprendere le questioni sollevate perche’ rappresentano degli indicatori formidabili per avere una lettura attendibile sia della struttura del sistema produttivo che della qualità e dell’entità delle competenze che si formano in Basilicata. Per noi e’ la conferma che la Regione deve recuperare nella sua programmazione una sensibilità, che e’ mancata in questi anni, verso la promozione di imprese innovative e verso il reale accrescimento del capitale umano in termini di nuove competenze, anche attraverso una diversa e piu’ organica alleanza tra il sistema universitario e quello formativo operante in regione”.

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