“Negli ultimi giorni sono giunti due clamorosi giudizi di insufficienza nei confronti del governo regionale e del suo operato a conferma della crisi di credibilità di cui soffre l’esecutivo regionale”. Lo ha dichiarato in mattinata il capogruppo di Forza Italia, Cosimo Latronico. “Ci riferiamo alle valutazioni contenute in un documento delle segreterie regionali di Cgil,Cisl, Uil ed alla posizione assunta dal Presidente dell’Api di Matera Nuzzaci.
Entrambe contengono giudizi duri sull’inadeguatezza delle politiche di sviluppo messe in campo dal governo regionale e sulla situazione di crisi e di declino che attraversa il tessuto produttivo della regione. In particolare , il segretario generale della Cisl, Nino Falotico, giunge a valutare ‘deboli e prive di una visione d’insieme le politiche di sviluppo della Regione’ ed ingiunge una sorta di ultimatum al governo de Filippo prima dall’avvio “di azioni di ribellione democratica e di lotta’! Emerge dunque una fortissima insoddisfazione per il metodo e per i contenuti di un governo che non appare all’altezza della sfida che la Basilicata ha dinanzi a sé. A metà legislatura e’ difficile non aderire al giudizio di inadeguatezza e di inconsistenza delle azioni di sviluppo concepite ed attuate dalle due giunte De Filippo che hanno lasciato sul campo i problemi cruciali della Basilicata primo fra tutti quello di una strategia di sviluppo produttivo della regione. Non basta una politica che sopravvive a se stessa ed evita di fare i conti con le aspettative di sviluppo dei lucani. Noi siamo del parere che tutte le forze responsabili di fronte all’inerzia di fondo ed all’ improduttivo esercizio del potere a cui stiamo assistendo in questi anni abbiano il dovere di mettere in campo una sana reazione nei confronti di chi ha la responsabilità di governo della nostra regione. Non possiamo continuare ad assistere inermi allo sfruttamento di risorse straordinarie come quelle energetiche senza che si possano riscontrare ricadute reali per le famiglie e per le imprese lucane. Non possiamo continuare a parlare di convenienze localizzative e non riuscire ad individuare una sola impresa interessata ad investire in Basilicata. Non possiamo continuare ad individuare il settore energetico come momento di sviluppo della Basilicata e non disporre ancora di un piano energetico regionale che fissi le linee di azione per lo sviluppo di progetti e di investimenti nel settore. Non possiamo continuare ad assistere a politiche di spesa che polverizzano le risorse e che sfuggono alla verifica della propria efficacia in termini di impatto. Non possiamo continuare a negare una prospettiva di futuro a migliaia di giovani lucani che sono dotati di straordinarie competenze per lavorare per e nella nostra regione. Chi non avvertisse la drammaticità della fase che il tessuto sociale e civile della nostra terra sta attraversando, e’ giusto che sia svegliato e richiamato alle proprie gravose responsabilità”.
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