Quello che è accaduto nel Parco del Pollino è stato un vero e proprio disastro ambientale. Il Parco è stato devastato dalle fiamme e sono stati distrutti oltre duemila ettari di terreno.
L'associazione culturale “Viaggiare nel Pollino” condivide preoccupazioni, sullo stato di carenza dei servizi pubblici nel Parco quali i rifugi, la sentieristica, i musei e i centri visite che hanno toccato negli ultimi anni livelli degni neanche di un paese del terzo mondo. questi ultimi giorni «i gravissimi attentati all'ambiente che hanno distrutto migliaia di ettari di bosco, fonte di notevole attrazione turistica, sono il segno di una incapacità delle amministrazioni locali, regionali e nazionali di avviare una seria attività di prevenzione, controllo e repressione degli incendi che potrebbe coinvolgere anche il mondo del volontariato fino ad oggi del tutto ignorato». E' quanto afferma Giuseppe Cosenza nota guida ufficiale del Parco e componente dell'associazione. Nonostante ciò “Viaggiare nel Pollino”, fine di evitare eccessive ripercussioni negative sull'andamento della stagione turistica, invita i mass-media a non dimenticare che, a fronte di qualche rifugio chiuso, nel Parco nazionale del Pollino esistono centoquindici strutture ricettive private, funzionanti e capaci di offrire accogliente ospitalità, informazioni turistiche, servizi navetta e animazione e oltre quarantacinque esperte guide ufficiali del Parco che organizzano escursioni, arrampicate, gite a cavallo, in bicicletta, rafting ed altri numerosi e qualificati servizi. Inoltre, è da mettere in evidenza che l'ondata d'incendi ha avuto un carattere catastrofico nelle aree interessate, ma il Parco del Pollino è ancora un'area dal notevole interesse culturale, paesaggistico e naturalistico, con chilometri di sentieri da percorrere in territori di incomparabile bellezza. “Viaggiare nel Pollino” invita i mass media a sostenere con la dovuta e corretta informazione, l'immagine di un Pollino come meta turistica di eccellenza, in tutta sicurezza, senza rischi per l'incolumità dei visitatori. Nella giornata di avantieri il capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha effettuato una ricognizione sul Parco, colpito dagli incendi da domenica scorsa. Invece sul fronte delle indagini la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal procuratore capo Agostino Rizzo, che coordina le indagini per individuare gli autori dell'incendio nel Parco Nazionale del Pollino, non esclude che in questa vicenda possa esserci la mano della criminalità organizzata. «C'è sicuramente un'organizzazione – hanno affermato il procuratore Agostino Rizzo e il sostituto Baldo Pisani – composta da più persone e mezzi. Non è da escludere che ci possa essere anche il coinvolgimento della criminalità organizzata. Attualmente stiamo compiendo anche degli accertamenti scientifici che ci aiuteranno nelle indagini ». e. m. Attenti agli allarmi
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