IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO STRUMENTO FORMIDABILE PER DIFFONDERE VALORI TRA I GIOVANI
“La scelta di utilizzare il linguaggio cinematografico per raccontare la Shoah, specie alle giovani generazioni, come è avvenuto a Bella in occasione della Giornata della Memoria, per iniziativa del Centro di Documentazione Cinematografica e Audiovisiva Pietro Pintus, in sintonia con il Comune e l’Istituto Comprensivo, è particolarmente significativa e va incoraggiata e proseguita anche per altre occasioni culturali”. Lo sostiene l’assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio sottolineando che “se il cinema è uno strumento molto importante per avere informazioni sulla società, sul costume, sulla mentalità di una specifica fase storica, l’impatto nel caso dell’olocausto è ancora maggiore e di attualità. E’ di questi giorni la presentazione del film di Carlo Lizzani “Hotel Meina” che dà voce alle vittime dell’olocausto e, per quanto ci riguarda sul piano delle produzioni cinematografiche, fa seguito all’esperienza del film sui minatori, emigrati meridionali, in Belgio che ha colpito le coscienze di milioni di europei. Dunque – afferma Autilio – la trasmissione della memoria tra i giovani è un dovere morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in un’epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che, modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a rischio il senso della storia e la coscienza collettiva. Ma diventa anche un messaggio di valori positivi, quali sono appunto quelli rappresentati dalle vittime dell’Olocausto legati alla voglia di vivere, alla tolleranza, al diritto di esprimere le proprie convinzioni di fede o di pensiero, da indicare come valori permanenti per i nostri giovani e per contrastare in maniera sempre più efficace i vari fenomeni legati al crescente disagio giovanile che si registrano da tempo, attraverso il bullismo, la preoccupante diffusione di sostanze stupefacenti e di alcol”.
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