pale-eoliche_avig_6Continua indifferente la corsa della lobby del vento verso la costruzione di impianti eolici, nonostante il divieto assoluto imposto dalla legge regionale n° 9 del 26 Aprile 2007 in attesa che venga adottato il nuovo PIEAR (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale).  Dopo il Comune di Tursi si aggiunge oggi anche Il Comune di Grottole. Infatti, nonostante la Fri-el abbia ricevuto dalla Regione Basilicata il diniego di autorizzazione unica per la costruzione dell’impianto eolico di Grottole, rilasciato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 606 del 4/5/2007 (n. 27 torri eoliche per una potenza complessiva di 52 MW) la società ha ripreso in questi giorni i lavori per la realizzazione dell’impianto. La OLA, Coordinamento territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini, nel rinnovare l’invito alla Regione Basilicata di disporre l’immediata sospensione dei lavori alle società costruttrici (rispettivamente la Holding W.w.e.h.l. S.r.l e la Fri-El), denuncia l’ennesimo atto di arroganza e l’atteggiamento prepotente, privo di qualsiasi rispetto delle regole da parte di queste società. Sicure della potenza economica acquisita e degli oscuri appoggi politici ricevuti, queste ultime fanno spregio delle proteste e delle comunicazioni ufficiali ricevute a sospendere i lavori e si attivano sul territorio come unica entità economica e politica capace di sovvertire il normale corso delle cose, utilizzando strategie anarchiche fuori dal tempo. Cresce con il passare del tempo il sospetto che costoro, accecati dall’affare, utilizzino tali metodi seguendo un disegno preordinato, costruito da fine menti, allo scopo di porre le comunità e le autorità preposte di fronte al “fatto compiuto”, spianando così la strada ai propri interessi e quelli di altre società. La OLA, preoccupata per quanto accade in Basilicata, denuncia ancora una volta la condotta stravagante delle lobby e si chiede: come mai non si hanno notizie di eventuali interventi delle autorità in proposito, accertato che, è palesemente violata ogni regola? Un qualsiasi cittadino, autore di evidenti reati, avrebbe mai avuto giorni liberi da godere? E ancora, è possibile che una Regione, così esposta negativamente negli ultimi tempi sulle questioni inerenti la dimenticata legalità, lasci libero arbitrio a chi impunemente la viola? Come mai alcune associazioni ambientaliste, pur sapendo, continuano a nascondersi dietro il silenzio assordante dei partiti di governo? La OLA auspica che le amministrazioni locali sappiano ora smentire la diffusa convinzione di rappresentare una classe politica incapace di governare e programmare se non per mero affarismo. In proposito la OLA chiede a voce alta legalità e ripristino dei valori morali e civili in questa Regione, ed attende fiduciosa smentite in tal senso, confidando di ricevere risposte rassicuranti ai fatti già denunciati alle autorità giudiziarie di cui ancora godiamo la massima fiducia. Alle autorità politiche, chiediamo impegno, con l’auspicio di ritrovare la legalità perduta e soprattutto che si riacquisti la credibilità e la fierezza che il popolo Lucano merita.

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