La novità del “Catalogo Regionale di Alta Formazione”, che sarà a breve istituito, e che prevede la validazione dei diversi interventi attraverso la valutazione ed il controllo della qualità didattica e dei risultati dell’apprendimento è stata illustrata dall’assessore regionale alla Formazione-Lavoro, Antonio Autilio, a Rotondella in occasione dalla presentazione del Master dell’Enea sull’energia rinnovabile.

Il punto di partenza del nuovo corso programmatico del Dipartimento – ha detto Autilio – è quello di un cambiamento sostanziale per il superamento dei limiti e della discontinuità dell’azione regionale: occasionalità dei bandi; eccessiva durata dei procedimenti di valutazione; scarsa attenzione ai problemi del lavoro, ai fenomeni economici e sociali del territorio e alle necessità reali dei sistemi produttivi; bassa produttività e qualità dei sistemi di formazione. Occorre pertanto – ha aggiunto – un cambiamento radicale delle condizioni di efficacia ed efficienza dell’azione regionale
L’avvio del processo di cambiamento – ha affermato l’assessore – richiede già da questa fase un lavoro di distrettualizzazione dell’offerta formativa per l’occupabilità, l’innovazione e lo sviluppo dei sistemi produttivi e del territorio.
Un altro aspetto saliente della nuova programmazione – ha aggiunto l’assessore – concerne il ruolo di riferimento dei centri e istituti di ricerca,fra cui l’Enea,nell’ambito dell’alta formazione.
Nel Catalogo Regionale dell’Alta formazione, su cui è prossima l’approvazione del relativo bando,i centri di ricerca potranno costituire efficaci e qualificanti partnership degli enti di formazione interessati alla proposizione di offerte formative di qualità ,competenza e professionalità.
E’ immaginabile pertanto un ruolo di primo ordine dell’Enea, dell’Università,del Cnr ,Telespazio ecc. Inoltre, il Dipartimento Formazione – ha continuato l’assessore – avvierà con i centri di ricerca tavoli operativi e protocolli di intesa per progetti di ricerca e di alta formazione interessanti il profilo industriale, agro-alimentare-culturale ecc,che potranno vedere coinvolti numerosi giovani laureati lucani intesi a raggiungere una qualificazione professionale tale da poterli aiutare concretamente a trovare occupazione stabile all’interno della Regione e comunque una capacità competitiva assoluta.
In buona sostanza – ha concluso Autilio – in adesione con quanto voluto dall’Unione Europea, la Regione Basilicata assicurerà grande risalto ed evidenza ai pater socio-economici, fra cui i centri ed istituti di ricerca,con i quali lavorerà in sintonia per il raggiungimento del massimo risultato.

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