grano-spigheIl cibo biologico, ormai sempre più conosciuto e apprezzato dai consumatori, riceve in questi giorni una ulteriore conferma dalla scienza che ne attesta la qualità ed il valore nutrizionale. Come al solito, l’Italia fa marcia indietro. Infatti mentre l’Università inglese di Newcastle ha investito 18 milioni di euro per un programma quadriennale di studio sulla differenze fra alimenti convenzionali e biologici, in Italia, invece e contemporaneamente, è giunta la notizia che si è attuato un ingiustificato e grave blocco delle risorse destinate al “Piano d’Azione Nazionale pro Biologico”.  Il Ministero dell’Agricoltura, il 29 ottobre scorso, ha difatti revocato le procedure di gara per l’impiego di 5 milioni di euro senza preavvisare neanche il “Comitato consultivo di agricoltura biologica”. Di conseguenza si sono bloccate tutte le procedure di assegnazione delle risorse previste dalla legge finanziaria del 2005. Inoltre, vista l’immediata decisione ministeriale, sarebbe eclatante, se veritiera, la puntualità con cui l’associazione Legambiente abbia già chiesto di destinare ad altro queste risorse. Sottolineiamo anche che il Trattato Internazionale per le Risorse Genetiche non può e non deve gravare solo sulle risorse provenienti dal settore biologico, già fortemente penalizzato dagli enormi ritardi dovuti all’inefficienza del Ministero e dalla non applicazione del credito di imposta previsto in finanziaria 2007. E’ quindi doveroso che il Ministro De Castro prenda una decisione chiara e definitiva sulle risorse da destinare alla comunicazione istituzionale per la promozione nazionale e internazionale dei prodotti biologici, senza giustificarsi nascondendosi inutilmente dietro “l’attesa” di ricevere il logo europeo del biologico.

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