avigliano-pale-eoliche-6vSi apprende, da un comunicato stampa, che il comune di Avigliano avrebbe autorizzato la costruzione e gestione di un elettrodotto, di una sottostazione dell’energia elettrica in località “Canestrelle”, nonché di “eventuali impianti eolici”, in tutta fretta senza coinvolgere l’opposizione e la comunità civile con “un atto che distrugge la democrazia partecipativa. ” I fatti e gli atti, come sovente accade, dicono altro. Nello scorso mese di aprile la società Tecno Wind S.r.l. richiedeva il nulla osta preventivo per la realizzazione di un cavidotto e di una sottostazione in località Canestrelle, a servizio di un impianto eolico da realizzare nel Comune di Pietragalla. Il Comune di Avigliano non dava esito alla richiesta ritenendo la sottostazione proposta in località Canestrelle molto impattante, dal momento che la stessa avrebbe occupato oltre 5.000 metri quadrati e previsto dei “pali gatto” alti oltre 7 metri per il collegamento alla rete elettrica della TERNA. Veniva evidenziato alla società richiedente l’esistenza di una sottostazione già realizzata a servizio della centrale eolica del Comune di Avigliano. Nel mese di agosto la società Tecno Wind modificava la propria istanza, rinunciando alla costruzione di un impianto completo ex novo e limitandosi a richiedere nulla osta preventivo per la realizzazione di una piccola sottostazione, occupante un’area di proprietà privata di circa 500 metri quadrati, da realizzarsi in località “Madonnella” a ridosso di quella esistente a cui verrebbe collegata con cavi interrati, senza l’elevazione di ulteriori tralicci per collegarsi alla rete TERNA. Il Comune di Avigliano, con deliberazione della giunta comunale assunta il 2 ottobre e pubblicata il 13 novembre 2007, autorizzava preliminarmente il cavidotto e la suddetta sottostazione, che viene a configurarsi come un completamento di quella esistente, e approvava apposito schema di convenzione in cui veniva fissato anche il canone di concessione a carico della società richiedente (20.000 euro annui, pari a circa un terzo degli introiti rivenienti dall’impianto eolico in esercizio). Nessuna fretta dunque, oltre sette mesi dalla richiesta al nulla osta preventivo, e nessuna atto autorizzativo definitivo antidemocratico emesso. Gli interessi della collettività sono, da sempre, la stella polare che guida costantemente l’operato dell’Amministrazione Comunale di Avigliano.

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