In ordine all’importante iniziativa tesa ad ottenere il riconoscimento Docg (denominazione di origine controllata e garantita) del vino Aglianico del Vulture, la II Commissione consiliare della Provincia di Potenza, “Bilancio, Programmazione e Sviluppo Economico, presieduta da Nicola Manfredelli, ha dedicato una intera seduta all’audizione dei rappresentanti della Camera di Commercio, che coordina i lavori del Comitato tecnico incaricato di predisporre la documentazione necessaria da trasmettere al Ministero delle Politiche agricole. L’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Vitucci, che ha sollecitato l’incontro in Commissione, al fine di giungere ad una posizione equilibrata e condivisa da parte di tutti i soggetti interessati, ha fatto presente la volontà della Provincia di adoperarsi per una azione di raccordo con le Amministrazioni locali, che nell’iniziativa finalizzata alla Docg dell’Aglianico devono poter trovare il riscontro per lo sviluppo del proprio territorio piuttosto che la preoccupazione per eventuali negativi contraccolpi per la realtà produttiva attuale. Proprio le recenti valutazioni espresse da un gruppo di Comuni dell’area del Vulture, ed in particolare da Rapolla e Melfi, in ordine ai criteri da assumere per la richiesta della Docg, hanno fatto presente i rappresentanti della Provincia, hanno indotto gli organi istituzionali ad avviare uno specifico confronto con gli enti impegnati nella messa a punto della proposta di disciplinare, svolgendo un ruolo attivo ai fini del superamento delle problematiche che sono insorte sulla delicata materia. Il Segretario generale della Camera di Commercio, Nicola Bux, accompagnato dal dirigente Gennaro Cillo, hanno accolto favorevolmente l’iniziativa della Provincia, impegnandosi, nel prosieguo dei lavori, a coinvolgere i tecnici indicati dall’Ente provinciale nel gruppo di lavoro tecnico-scientifico. In ogni caso, hanno ribadito i rappresentanti della Camera di Commercio, le ipotesi di disciplinare dell’Aglianico Docg finora accennate dal Comitato sono puramente indicative ed è fuor di dubbio che la proposta definitiva dovrà tener conto in modo puntuale delle indicazioni dei soggetti locali e delle priorità espresse dal mondo della produzione. La strada da percorrere punta alla qualificazione dell’intera filiera, superando le problematicità esistenti che portano, allo stato attuale, a non valorizzare gran parte della produzione di uva, che solo per il 20% risulta trasformata in vino Doc, mentre la restante parte viene, per lo più, venduta come vino da taglio nelle regioni settentrionali o utilizzata come Igt Basilicata. A tal fine l’indirizzo che si intende seguire guarda non solo alla Dogc, ma anche all’deguamento della Doc ed all’istituzione dell’Igt del Vulture. Manfredelli e Vitucci in conclusione della seduta hanno espresso un comune apprezzamento per l’impegno e la disponibilità al confronto da parte della Camera di Commercio manifestando, altresì, la volontà della Provincia di approfondire ulteriormente la problematica in discussione non appena il Comitato Tecnico-scientifico avrà definito la proposta operativa per avviare l’iter procedurale che dovrà portare l’Aglianico del Vulture tra le poche decine di Docg che rappresentano l’eccellenza del vino italiano.
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