Manovra- Santarsiero: “Un provvedimento contro il Sud e contro i Comuni”Lo ha detto il delegato alle politiche per il Mezzogiorno a margine della commissione Anci che si è svolta oggi a Roma

 “E’ una manovra che conferma clamorosamente la marginalità degli enti locali e del Sud nelle politiche governative”. Lo ha ribadito Vito Santarsiero delegato Anci per le Politiche del Mezzogiorno e Presidente di Anci Basilicata parlando a margine della Commissione mezzogiorno che si è tenuta oggi in Anci.

“Deliberando su disposizioni urgenti ci saremmo aspettati dal governo – ha proseguito -, norme per avere in tempi strettissimi la carta delle autonomie, l’autonomia gestionale e finanziaria dei Comuni, la definizione dei costi e dei fabbisogni standard, l’avvio della perequazione infrastrutturale, la definizione del fondo perequativo e la emanazione del decreto sui trasferimenti erariali, la cui mancanza ha portato ad approvare bilanci virtuali”.

“Nulla di tutto ciò, a due anni dalla legge 42 siamo fermi, e del federalismo nessuna traccia”, rincara il sindaco di Potenza. “Invece che rilanciare il mondo delle autonomie locali per rilanciare il Paese reale, si è continuato con una azione fatta solo di ‘tagli’, vincoli di nessuna utilità, e con una conferma del patto di stabilità che continua a bloccare gli investimenti”.

“Inoltre – osserva Santarsiero – sia l’ultima manovra che la contemporanea entrata in vigore del decreto legislativo n.88 sugli squilibri economici e sociali determinano nuovi tagli ai fondi FAS ed il sostanziale blocco del loro utilizzo, mentre è ancora ben lontano il Piano per il Sud”.

“In tale situazione il Mezzogiorno è fortemente penalizzato, i Comuni soffrono, spesso non sono in grado di garantire i servizi essenziali, i territori non crescono. Lo conferma l’Osservatorio banche- imprese che prevede un divario Nord-Sud destinato a crescere ed un PIL fermo al Sud nel 2011 e nel 2012, contro una crescita media dell’1,5% nel nord del Paese”, ricorda il presidente di Anci Basilicata.

Eppure secondo il delegato Anci alle politiche per il Mezzogiorno “anche il Sud guarda al federalismo, quello vero, quale occasione di sviluppo e di responsabilizzazione delle classi dirigenti, come pure avevamo immaginato che la virtuosa sintesi tra la pianificazione multilivello, e l’utilizzo dei fondi FAS, fondi europei e regionali, potesse rappresentare una svolta per il nostro Mezzogiorno”.

Santarsiero ha formalmente chiesto che dagli ulteriori vincoli della manovra vengano esclusi i Comuni cosiddetti ‘sottodotati’ e ha annunciato una campagna tesa a rilanciare con forza sui territori il tema dell’attuazione del federalismo e della marginalizzazione del Sud dall’agenda politica nazionale.

Loading