Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013, presentate tre interrogazioni all’Assessore All’Agricoltura al fine di conoscere lo stato di avanzamento delle istruttorie delle domande di agevolazione relative a seguenti avvisi: Mis. 121 “Ammodernamento delle Aziende Agricole; Mis. 123 Azione A “Trasformazione, commercializzazione prodotti agricoli” e Mis. 311 – C – “Diversificazione Dell’Attività Agricola, Investimenti per la produzione,
Il capogruppo del PDL in Consiglio Regionale Nicola Pagliuca, congiuntamente al Consigliere Regionale del PDL, Romeo Sarra, relativamente al Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013, hanno presentato tre interrogazioni all’Assessore All’Agricoltura al fine di conoscere lo stato di avanzamento delle istruttorie delle domande di agevolazione relative a seguenti avvisi: Mis. 121 “Ammodernamento delle Aziende Agricole; Mis. 123 Azione A “Trasformazione, commercializzazione prodotti agricoli” e Mis. 311 – C – “Diversificazione Dell’Attività Agricola, Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili”.
Nell’interrogazione, i consiglieri di centrodestra oltre a lamentare i ritardi del Dipartimento Agricoltura nell’attività di istruttoria, si chiedono se ciò possa mettere a rischio l’utilizzo dei fondi del citato Programma di Sviluppo Rurale con la conseguenza di una restituzione di ingenti somme alla Comunità Europea.
Nella interrogazione relativa alla Mis. 311 – C – , Pagliuca e Sarra, fanno notare inoltre, che alla data di pubblicazione del Bando, sul territorio nazionale era in vigore il “Secondo Conto Energia” mentre ad oggi, con il Decreto Ministeriale del 05/05/2011, è in vigore il “Quarto Conto Energia” che prevede una riduzione degli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Ciò per il capogruppo PDL Nicola Pagliuca e per il Consigliere Regionale Romeo Sarra, ha come conseguenza lo stravolgimento dei piani economico finanziari elaborati dalle aziende a supporto dei loro programmi di investimento ed è forte il rischio che molte aziende siano indotte a rinunciare ai programmi stessi.
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