“Non è vero che l’Amministrazione non ha operato per il commercio ambulante, è vero invece che non intendiamo tutelare soggetti abusivi e che operano al di fuori delle norme contro gli interessi dei consumatori.”Così il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, interviene in merito alla presenza di ambulanti extracomunitari in città in occasione delle festività del Santo Patrono.
“Sono stati regolarmente assegnati dalla Polizia Municipale 40 posteggi per operatori economici ambulanti nel rispetto delle norme previste dal regolamento comunale che disciplina specificamente la “fiera di San Gerardo”. In particolare si tratta di 10 postazioni per la somministrazione di alimenti e 30 per la vendita di merci varie (palloncini, bassa bigiotteria, dolciumi ecc.). Tra i soggetti autorizzati molti extracomunitari in possesso di regolare licenza per commercio ambulante. Trattasi di operatori commerciali che abitualmente arrivano in città in occasione delle festività del Santo Patrono e la cui presenza non determina problemi di nessun tipo. Rispetto a tale problematica l’Amministrazione comunale ha quindi operato in maniera chiara, trasparente e nel rispetto della tempistica necessaria.
Appare pertanto singolare la presa di posizione del consigliere comunale Molinari che ritiene che la buona immagine della città passi attraverso la tutela di attività economiche abusive, non controllate, non soggette a tasse, rispetto di regole e con vendita di merci dalle caratteristiche e provenienza a dir poco incerte.
Rispetto a tale tema, proprio per tutelare il centro storico e i concittadini acquirenti, si è ritenuto di chiedere una particolare vigilanza sia al Corpo dei Vigili Urbani che alle Forze dell’Ordine. E’ così che si tutela l’immagine della città, non certo favorendo attività illegittime.
Altra cosa sono le politiche di accoglienza a favore degli extracomunitari per le quali le risposte devono venire da politiche governative che nel caso del nostro Paese presentano notoriamente gravi limiti culturali e normativi tali da essere del tutto inadeguate alla dimensione ed alle caratteristiche umanitarie del problema.”
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