Attualmente, nel Vulture Alto Bradano non è prevista alcuna perforazione per la ricerca di idrocarburi. E’ quanto è emerso nel corso di un incontro con i sindaci dell’area nord della Basilicata convocato e presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi. “Ho deciso di convocare questa riunione anche andando oltre gli obblighi normativi previsti – ha detto Mancusi – perchè è mia intenzione avviare un nuovo percorso di relazione fra Regione ed enti locali. Un percorso che dovrà essere basato su un rapporto di assoluta condivisione e trasparenza sulle scelte che la Regione intende fare per assicurare lo sviluppo e la tutela ambientale dei territori.
Questo modello di relazione è inevitabile anche per allontanare allarmismi e facili strumentalizzazioni”. Al centro dell’incontro la richiesta di valutazione di impatto ambientale sull’attività di screening da parte della società Aleanna Resources, Oil & Gas Exploration nell’area nord della Basilicata. Alla riunione ha partecipato anche l’Ente irrigazione chiedendo chiarimenti su possibili estrazioni di idrocarburi per non compromettere l’investimento di 470 milioni di euro di fondi statali e regionali per il completamento dello schema idrico Basento – Bradano. I responsabile dell’ufficio regionale sulla valutazione di impatto ambientale e dell’ufficio geologico e minerario hanno spiegato il percorso che porta dal permesso di ricerca alla concessione mineraria e, quindi, all’inizio della coltivazione di idrocarburi.
La fase relativa al permesso di ricerca si divide, principalmente, in tre attività: la prima relativa al riprocessamento dei dati di ricerca in proprio possesso, quindi la rielaborazione a tavolino di elementi già acquisiti in passato; se la prima attività produce un esito positivo si passa alla indagine sismica; se l’indagine produce anch’essa risultati economicamente convenienti per l’azienda, si passa alla localizzazione del pozzo sperimentale. Tutte le tre fasi sono sottoposte ad altrettanti richieste autorizzative.
Attualmente il percorso è fermo al riprocessamento dei dati di ricerca. E alla Regione non è pervenuta alcuna istanza di intesa per permesso di ricerca. “Prima della Legge 99 del 2009 – ha spiegato Mancusi – c’era l’obbligo per il ministero di sentire gli enti locali. Dopo questa legge, c’è invece l’obbligo di sentire solo la Regione. Tuttavia, come testimonia questo incontro – noi vogliamo essere vicini ai comuni e alle popolazioni condividendo ogni passo di questo percorso attraverso una consultazione permanente. Sappiamo che questa materia dell’estrazione degli idrocarburi è tutta in capo allo Stato. E tuttavia tenteremo, da un punto di vista legislativo, di individuare, tutti insieme, la strada più efficace per ridurre al massimo questo limite”.
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