ETILOMETRO OBBLIGATORIO NEI PUBBLICI ESERCIZI, LA POLIZIA MUNICIPALE DI POTENZA INIZIA I CONTROLLI

 La Polizia Municipale di Potenza informa che da sabato 13 novembre è in vigore, per i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che chiudono dopo le ore 24, l’etilometro obbligatorio.

Le recenti modifiche del codice della strada hanno introdotto una disciplina più severa per il consumo dell’alcol, inserendo una serie di vincoli anche per i gestori dei locali pubblici (locali di pubblico spettacolo, nonché bar, ristoranti pizzerie e pub).

I gestori hanno il dovere di mettere a disposizione dei loro clienti degli appositi apparecchi (non occorre un etilometro omologato, ma è sufficiente un precursore chimico o elettronico, anche monouso) che consentano di misurare il tasso alcolemico in modo da permettere agli avventori di verificare volontariamente il proprio stato di idoneità alla guida.

Tale obbligo era già in vigore per i locali di pubblico spettacolo ed è diventato operativo sabato 13 novembre per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che prolungano l’apertura oltre la mezzanotte.

Inoltre, sempre per i titolari di bar e ristoranti che proseguono la loro attività oltre la mezzanotte, vi è l’obbligo di esporre, all’ingresso, all’uscita e all’interno del locale, apposite tabelle contenenti la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolica e le quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso massimo previsto.

L’inosservanza delle norme è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 300 a euro 1.200.

Molto più severe sono le multe per chi viola le nuove norme sui tempi di somministrazione degli alcolici che, salvo eccezioni disposte dal questore, non possono essere venduti o serviti dalle ore 3 alle ore 6. Le deroghe sono consentite unicamente tra il 31 dicembre e il 1 gennaio e tra il 15 e il 16 agosto di ogni anno.

Gli esercizi di vicinato non possono vendere alcolici dalla mezzanotte alle 6 del mattino. Le sanzioni per chi non rispetta le disposizioni vanno da euro 5.000 a euro 20.000 con la possibilità di sospensione della licenza o dell’autorizzazione a svolgere l’attività in caso di recidiva biennale.

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