Un grande gioco collettivo per educare gli studenti al riciclo dei rifiuti, per creare una maggiore coscienza della raccolta differenziata e anche per consentire alle scuole di dotarsi di un piccolo, ma importante finanziamento per le proprie attività.
E’ stato presentato oggi, in municipio, il progetto “Ricicliadi” promosso dalle associazioni Minervascienza e Legambiente in collaborazione con il Comune di Matera e la società ProgettAmbiente.
“Ricicliadi – ha detto l’assessore all’Igiene Urbana. Rocco Rivelli – è un’iniziativa che si propone di coinvolgere in modo organico le scuole di ogni ordine e grado nella raccolta differenziata di vetro, plastiche, carta e cartone, metalli non ferrosi (alluminio), metalli ferrosi e Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee).
“Il progetto tramite la pratica dell’eco-gamification – ha aggiunto Giuseppe Sacco di MinervaScienza – applica i meccanismi attrattivi del gioco, sia tradizionale che digitale, allo sviluppo sostenibile. Valorizzare il gusto della sfida, del miglioramento del punteggio, della vittoria e del premio”.
Con l’intento di portare il progetto ad un livello istituzionale, Minerva Scienza ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Matera. A breve verranno coinvolti all’iniziativa altri enti. “Con il progetto – ha detto Marcello Santantonio – si intende accrescere il livello di informazione e conoscenza rispetto al tema della raccolta differenziata e del riciclo per favorire comportamenti virtuosi che tutelino il nostro ambiente e la nostra società presente e futura. È fondamentale creare una società e un ambiente sani: per farlo, è necessario che le famiglie, la scuola, le istituzioni e l’intera collettività agiscano anche per rendere i giovani soggetti attivi del processo”.
Diversi gli obiettivi: per Minerva Scienza e Legambiente, aumentare la diffusione della cultura promuovendo il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali; per il Comune aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata; per le scuole, l’obiettivo è mettere in atto nuove fonti di autofinanziamento e aumentare la propria offerta formativa; per i consorzi moltiplicare i canali di diffusione della cultura del riciclo.
“I fondi ottenuti attraverso la raccolta differenziata – ha detto Massimo Marsicano, di ProgettAmbiente – verranno reinvestiti nelle scuole. Quindi, più sarà alta la raccolta differenziata, più finanziamenti avranno le scuole. Ma a prescindere dalla quantità di rifiuto raccolto, la società ProgettAmbiente metterà a disposizione diversi premi per la scuola più virtuosa”.
A fornire un esempio di comportamento virtuoso è stato Santantonio: “Al termine della mensa scolastica spesso tutti i rifiuti vengono buttati nell’indifferenziato. Invece, è sufficiente un po’ più di attenzione per differenziare il rifiuto e avere benefici sia dal punto di vista culturale che economico”.
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