La Basilicata e l’emigrazione ad Arteknè Matera in una mostra a Le Monacelle Domani, lunedì 18, la presentazione del libro di Adriana Polveroni sui musei Alle 20 festa di chiusura con degustazione di vino doc di Matera a Palazzo Gattini

Scrittura, voci che si rincorrono e immagini suggestive. Si chiama “Parole crociate” l’opera video di Marco Baroncelli e Enzo Orlando, ultima, dal punto di vista logistico, del percorso allestito alle Monacelle di Matera per la Mostra “birds of passage”, aperta fino a domani lunedì 18 alle 22, nell’ambito di Arteknè, Prima Mostra Mercato Internazionale di Arte Contemporanea del Sud Italia, ideata e organizzata da Giuseppina Travaglio della galleria Teknè di Potenza, che ha letteralmente invaso il centro storico della città. Palazzo Gattini Luxury Hotel è il centro della Fiera, con le stanze allestite da galleristi provenienti da tutt’Italia e non solo, mentre sono aperte le mostre personali di Sabato Angiero presso il Ristorante San Pietro Barisano, Octavio Floreal Presso Caveoso Hotel, Massimiliano Lacertosa presso Camera di Commercio MT, Elisa Laraia presso Fondazione Zetema, Aldo Mondino presso la Galleria Opera Arte & Arti, Mimmo Rubino presso Hotel Ridola.

“Birds of passage”, così erano chiamati gli Italiani arrivati in America negli anni ’20. Uccelli di passo, migratori, destinati a non fermarsi – scrive nel catalogo Federica La Paglia, curatrice della mostra che rientra nell’ambito di Arteknè – Una definizione non dispregiativa in senso stretto ma che escludeva di guardare alla persona, alle sue emozioni e aspettative. Solo uno stormo umano considerato per il suo moto. Dal proposito inverso parte invece questa mostra, intendendo sondare quel territorio intimo segnato da una certa sospensione, tra luoghi, memorie e realtà; in quel “confine” territoriale chiamato Basilicata in cui la contemporanea ondata d’immigrazione si affianca a un costante flusso in uscita, un’emigrazione diversa da quella del secolo scorso – che inizia perlopiù per motivi di studio – ma che spesso è ancora venata di malinconia”.

La Basilicata terra di emigranti, ma anche di emigrati, stringe il cuore, mentre si osservano facce, vestiti, pose, sorrisi carichi di aspettative di un’intera generazione che partiva per l’America col sottofondo di interviste fatte da Baroncelli e Orlandi a chi oggi, viceversa, arriva in queste terre. “Come gli italiani vedono gli immigrati?” è la domanda più frequente, mentre sulle immagini sfilano frasi che invitano a loro volta alla riflessione: “I Paesi che hanno paura degli immigrati sono quelli che hanno mandato le loro persone negli altri Paesi con una Bibbia in una mano e la pistola nell’altra”. Le parole scritte, parlate, le facce, si incrociano nella mente del visitatore e generano la voglia di rincorrerle tutte.

Inquietante l’istallazione dell’argentina Inés Fontenla, “che proietta sul proprio lavoro il ricordo, lo strazio e le aspettative di chi parte, con il carico della propria storia sulle spalle e l’illusione di poter scegliere cosa portare e cosa lasciare”. Valige bianche aperte o chiuse, piene o vuote. Il titolo è: “La sindrome di Ulisse”, concessa dallo studio d’arte contemporanea di Pino Casagrande a Roma.

Con “Lucania en el corazon” di Maria Rosa Jijon, un collage visivo, echi di voci e suoni mixati, accompagnano il visitatore anche in un viaggio verso luoghi lontani. Mentre “Filum” è la “proiezione speculare di due soggetti legati da una linea sottile ma ferma, un allaccio personale affiancato alla derivazione di un’identica matrice linguistica”. L’artista ricalca la continuità gestuale del padre in un dialogo a distanza, tra Santiago del Cile e Torino.

Il video “ansiogeno” di Manuela Viera-Gallo sul sogno americano e la fatica di realizzarlo, quello di Mario Opazo sulla solitudine dell’uomo che emigra, cade e si rialza, quello intrigante di Donna Conlon con il via vai delle formiche che trasportano foglie con il simbolo della pace e bandiere, una sorta di diaspora internazionale e marcia della pace, tengono incollato lo spettatore alla sedia per quasi venti minuti.

La Mostra Mercato Internazionale di Arte Contemporanea Arteknè resta aperta a Palazzo Gattini ancora domani lunedì 18 dalle 15,30 alle 22 e nelle altre sedi a partire dalle 10,30.
Domani, Lunedì 18 Maggio, alle ore 18,00 è molto attesa la presentazione del libro “This is contemporary! Come cambiano i musei d’arte contemporanea” di Adriana Polveroni all’Hotel Caveoso.
Alle ore 20,00 saluto di chiusura con degustazione vino doc Matera a Palazzo Gattini con artisti e galleristi.

 

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