Riduzione dell’emissione di inquinanti attraverso l’utilizzo di tecnologie e processi innovativi. E poi monitoraggio della qualità dell’aria, del rumore, delle acque sotterranee, delle acque superficiali e dei sedimenti del suolo e sottosuolo. E’ quanto prevede il Protocollo per la caratterizzazione dello stato di qualità ambientale della cementeria Italcementi di Matera che fa seguito all’impianto di nuove tecnologie …………………
….che hanno permesso una riduzione del 98.7% di biossido di zolfo, del 72% di polveri, del 42.8% di ossidi di zolfo e del 21% dei consumi termici.Con il documento, siglato oggi dal presidente della Regione Basilicata – Vito De Filippo, dal sindaco di Matera – Salvatore Adduce, dall’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Matera – Giovanni Rondinone e dal direttore di produzione Italia di Italcementi – Agostino Rizzo, viene definito un articolato processo integrato di interventi per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera e monitoraggio ambientale.Il monitoraggio ambientale sarà attuato su un’area di 15 chilometri quadrati che include il centro urbano di Matera. Le attività di monitoraggio saranno interamente realizzate da Italcementi con la supervisione di Arpab e Comune di Matera.La qualità dell’aria sarà valutata attraverso l’acquisizione dei parametri relativi ai seguenti elementi: anidride solforosa, ozono, ossidi di azoto, polveri sottili (PM10, PM2.5), e composti organici volatili. I dati saranno rilevati da due centraline che saranno ubicate rispettivamente nella direzione prevalente del vento e in prossimità del centro abitato. Il campionamento delle polveri sottili e la successiva analisi degli idrocarburi policiclici aromatici, dei metalli pesanti sarà effettuato con frequenza stabilita dall’Arpab. Il monitoraggio sarà esteso anche al campionamento dei microinquinanti organici che sarà effettuato da un istituto terzo sulla base di una convenzione con Arpab i cui costi saranno sostenuti da Italcementi. i. Sarà utilizzata anche un’innovativa tecnica di biomonitoraggio: saranno prelevati licheni “puri” da aree lontane da fonti antropiche, specificatamente trattati e di seguito trapiantati nell’area di studio per registrare possibili cambiamenti nella loro composizione.Il monitoraggio delle acque sotterranee verrà effettuato mediante l’utilizzo di pozzi esistenti. I campioni saranno sottoposti alla determinazione di: idrocarburi policiclici aromatici, metalli, oli minerali, composti organici aromatici, benzene, etilbenzene, stirene, toluene, p-Xilene.Il monitoraggio delle acque superficiali verrà effettuato a monte e valle degli scarichi, al fine di valutare eventuali variazioni nei valori derivanti dalle attività della cementeria. Ciò sarà possibile considerato che all’impianto sono annessi tre soli scarichi idrici, che confluiscono in due soli punti nel torrente Torre Spagnola.La caratterizzazione di suolo e sottosuolo sarà effettuata in corrispondenza di punti esterni all’impianto. I parametri da campionare per la verifica della stato chimico dei terreni sono: idrocarburi policiclici aromatici, metalli, oli minerali.I parametri meteorologici che saranno rilevati sono: temperatura, pressione, umidità relativa, precipitazione, radiazione solare globale e netta, velocità e direzione vento.La misura delle emissioni sonore sarà rilevata mediante la realizzazione di una stazione fissa che sarà ubicata da Italcementi su precise disposizioni dell’Arpab.Il Protocollo, che è stato già condiviso dal Comune di Matera, dall’ Arpab, da Italcementi, dalla Provincia di Matera e dal Parco della Murgia Materana, prevede il rispetto delle prescrizioni fissate dalla Giunta regionale nell’autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel settembre del 2010.Le informazioni derivanti dal monitoraggio saranno fruibili sia on line, sia attraverso un totem che Italcementi ubicherà nel centro urbano di Matera. I dati di qualità dell’aria saranno inoltre pubblicati sul sito dell’Arpab.
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