Cara dottoressa Sciarelli,

non elemosino interviste, né mi interesso a carriere giornalistiche.Avevo parlato con Gildo Claps e Don Marcello Cozzi subito dopo la pubblicazione della mia intervista sul “Quotidiano di Basilicata”, ben immaginando che la frase attribuitami dalla semplificazione giornalistica poteva essere impropriamente utilizzata e strumentalizzata, come puntualmente è avvenuto.Ero anche ben consapevole che Lei non avrebbe fatto alcun riferimento alla mia chiara e netta posizione sul tema di Elisa, come emerge da tanti atti, da altre interviste rilasciate e da un chiaro e dettagliato comunicato stampa, a Lei puntualmente inviato e, ovviamente, da Lei mai citato.” . Così il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, in una lettera aperta risponde alla conduttrice della trasmissione “chi l’ha visto”.

 

Cara dottoressa Sciarelli,

non elemosino interviste, né mi interesso a carriere giornalistiche.

Avevo parlato con Gildo Claps e Don Marcello Cozzi subito dopo la pubblicazione della mia intervista sul “Quotidiano di Basilicata”, ben immaginando che la frase attribuitami dalla semplificazione giornalistica poteva essere impropriamente utilizzata e strumentalizzata, come puntualmente è avvenuto.

Ero anche ben consapevole che Lei non avrebbe fatto alcun riferimento alla mia chiara e netta posizione sul tema di Elisa, come emerge da tanti atti, da altre interviste rilasciate e da un chiaro e dettagliato comunicato stampa, a Lei puntualmente inviato e, ovviamente, da Lei mai citato.

Avevo semplicemente espresso a De Consoli, venuto correttamente a conoscere il mio pensiero, il malessere di un Sindaco che vede continuamente la propria città dipinta come untuosa, omertosa, intrigante, senza poter avere la minima possibilità di intervenire, spiegare, raccontare.

Si sarebbe così potuto parlare di una città che si esprime e si è sempre espressa, dalla Istituzione Comune ai semplici cittadini, in termini di assoluta condanna nei riguardi di un atto di inaudita violenza contro una ragazza di appena 16 anni; ma questo a Lei, e forse non solo, sembra dia quasi fastidio, o almeno sembra interessarLe poco o nulla.

Lei stessa ha partecipato, peccato l’abbia dimenticato, ad un convegno organizzato a Potenza dall’Amministrazione Comunale e dalla Università di Salerno sul tema del “Femminicidio”, da tutti definito coraggioso e quasi unico nel Paese, per discutere di violenza sulle donne e ricordare il caso di un’altra giovane ragazza di Potenza trucidata lo scorso anno ad appena 18 anni.

E in autunno torneremo ancora a discutere del tema in un nuovo approfondimento.

La città di Potenza chiede con forza una condanna esemplare nei riguardi di quanti sono stati coinvolti nella vicenda di Elisa, senza sconti per nessuno.

Negli anni scorsi abbiamo sempre tenuto alta la posizione dell’Amministrazione nella richiesta della verità e nel portare sempre profondo rispetto e profondo sostegno alla famiglia.

Se mi consente, aspettiamo molto, molto più di Lei, di conoscere la verità in ogni dettaglio e siamo anche noi convinti che Danilo Restivo, il sospettato principale, è la persona cui sembrano portare tutte le indagini e tutte le piste investigative a noi note.

C’è poi tutto il resto, le vostre ipotesi, quelle di altri giornalisti.

Riteniamo semplicemente che in merito non spetti a noi fare processi né dare giudizi sommari.

La parola “fine” deve venire dalla Procura di Salerno in cui abbiamo grande fiducia, come del resto negli inquirenti di Potenza, quindi chiederemo di rendere pubblici il prima possibile tutti gli atti.

Lei ieri sera ha voluto continuare a creare equivoci e ad alimentare sospetti; questa volta è toccato anche al Sindaco e quindi alla intera comunità.

Sono stato chiamato in causa, mi è stato chiesto un parere e poi mi è stata negata la possibilità di intervenire nonostante avessi chiamato nel corso della trasmissione e parlato con una Sua collaboratrice.

E’ facile poi dire che siamo omertosi.

Avrebbe potuto in tal modo conoscere, e soprattutto far conoscere, senza malintesi, senza equivoci e senza intermediari la mia posizione.

Ma ovviamente comanda Lei e Lei decide che dire,cosa far dire e quando far dire.

Non ci lasciamo trascinare nella polemica, né cambiamo di una virgola la nostra posizione rispetto alla nostra richiesta di condanna esemplare sia nei riguardi dell’omicida che di chiunque sia stato colpevolmente protagonista e partecipe in tutta questa drammatica storia, dal momento dell’omicidio sino alla scoperta del corpo lo scorso 17 marzo.

Vede, cara dottoressa, Lei ieri sera ha confermato quanto è brava ad utilizzare uno strumento mediatico così forte come la televisione contro le persone e le Istituzioni, e per obiettivi che non sempre sono in linea con la ricerca della verità.

C’è un aspetto, infine, da sottolineare.

Lei usa qualcosa di non Suo, il servizio pubblico televisivo, che è di tutti e mai di una parte, alla pari delle Istituzioni che noi rappresentiamo.

E non venga, nella prossima trasmissione, a dare ancora lezioni, che noi la verità su Elisa la vogliamo, anzi la pretendiamo, e in quanto a trasparenza e dignità, non abbiamo nulla da imparare.

IL SINDACO

Ing. Vito Santarsiero

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