Il disegno di legge regionale in materia di Polizia locale e Politiche di sicurezza urbana è stato discusso, con parere favorevole, oggi nella riunione della Conferenza regionale delle Autonomie locali, presieduta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, cui hanno partecipato rappresentanti di Anci, Upi e Uncem, della Provincia di Potenza, del Comune di Matera e dell’Associazione Anci-Piccoli Comuni.
Il ddl arriva dopo venti anni dall’approvazione della prima legge regionale sulla Polizia municipale della Regione Basilicata (n. 8/88). La nuova proposta normativa, rispetto alla legge del 1988 che si preoccupava di regolamentare le “funzioni” della Polizia locale, disciplina la Polizia locale. Prima Regione in tutt’Italia, la Basilicata recepisce i contenuti innovativi dell’art. 117 della Costituzione, introdotti con la riforma del 2001, e della legge Bassanini. L’idea che ne emerge è di una Polizia locale con nuove funzioni orientate verso la “sicurezza civica o urbana”, dove per sicurezza non si intende più la mera repressione penale, ma l’assenza di rischi e di tensioni, la prevenzione, l’integrazione sociale e la tranquillità.
La linea di fondo della proposta di legge, dunque, è quella di promuovere un processo di modernizzazione del Corpo della Polizia locale, tenendo fermo il principio del suo incardinamento nella realtà municipale e il ruolo del sindaco. Una “Polizia locale della Comunità” con una Regione che non si sovrappone nella gestione, ma promuove accordi di collaborazione tra gli enti locali. Da molti anni, infatti, l’organizzazione della Polizia locale si sta evolvendo. Molti dei fenomeni che i sindaci sono chiamati ad affrontare, anche sotto il profilo della stessa sicurezza urbana, non possono essere che affrontati partendo da una dimensione territoriale più ampia, che superi i confini del singolo Comune e che solo un’attenta organizzazione caratterizzata da uniformità dell’impostazione può garantire ai cittadini.
Punti salienti del disegno di legge sono l’istituzione di un Comitato tecnico consultivo con la partecipazione di Regione ed Enti locali, la realizzazione di un sistema di formazione, l’aggiornamento e qualificazione del personale, l’attivazione di un numero telefonico unico per il pronto intervento della Polizia locale e la previsione di contributi regionali volti a favorire l’esercizio in forma associata del Servizio di Polizia municipale. Inoltre è prevista l’individuazione del contraente unico nell’acquisizione delle uniformi e dei distintivi di grado, fregi e decorazioni. Sulla placca di riconoscimento lo stemma della Regione affiancherà il logo dell’Ente di appartenenza e sarà predisposto un modello uniforme della tessera di riconoscimento personale.
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