E finalmente, nel mondo delle donne, passa anche il messaggio di non ripartire più da “0”, bensì da “3”. Massimo Troisi, infatti, in un suo famosissimo film intese esattamente ciò che ci apprestiamo a chiarire. E’ di ieri la presentazione alla stampa di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne.
Violenza di genere, si chiama oggi, per intendere violenza fisica, psicologica, economica e sociale insieme, quella subita dalle donne anche nella nostra regione. L’Associazione “Telefono Donna”, ha fatto suo un bellissimo progetto denominato “VIOLE NON VIOLENZA” voluto, creato e diffuso dalla C.R.P.O. di qualche anno fa, quella che intraprese il suo cammino con la presidenza di Ester Scardaccione per terminare con quella di Teresa Boccia. Lo slogan, coniato in occasione di un 8 marzo, significativamente, aveva voluto esplicare ciò che ci si auspica nonché ciò che meritano tutte le donne e, vale a dire, sempre fiori giammai violenza. Tutto ciò in nome del valore aggiunto che ogni donna può rappresentare in ogni ambito nel quale opera o al quale appartiene. Un concetto condiviso e ripreso con tinte brillanti finanche dal Presidente della Repubblica che, in questi ultimi giorni, ha voluto nuovamente rilanciare il tema affidando la valorizzazione della donna all’intelligenza e alla sensibilità di tutti i partiti politici, atteso il fallimento recente di altri inutili stratagemmi. La felice assonanza e la ritmica orecchiabile del suono del nome del fiore con quello del sostantivo, fecero sì che il messaggio non venisse giammai dimenticato e già in quei giorni partì una discreta produzione di gadget (la maglietta, l’ombrello piuttosto che il foulard o il manifesto e il volantino) che ebbe successo ed una presa di spessore nella società lucana. Oggi, dopo circa 7 anni dalla felice intuizione, il messaggio ripassa. Ripreso dalle donne protagoniste di oggi, onora e rilancia l’azione di quelle di ieri perché, proprio partendo dalla storia, essa possa essere riscritta ispirandosi a valori di giustizia, di civiltà e di democrazia con l’apporto di tutti. Donne o uomini che siano.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.