La misura cautelare della concessione denominata «Gorgoglione» disposta dal gip di Potenza Rocco Pavese,riguardante  l’inchiesta sulle presunte tangenti pagate per accelerare le autorizzazioni, sta arrecando gravi danni all’economia lucana.

La sospensione cautelare di un anno dell’attività della TOTAL Spa, disposta dal gip di Potenza Rocco Pavese, nell’ambito della concessione denominata "Gorgoglione", che prevede lo sfruttamento di un giacimento tra i più ricchi di Europa,scoperto nel 1989 dalla Fina, la società belga poi assorbita dalla Total, sta provocando gravi ripercussioni per l’economia lucana. Grande apprensione e allarme sia delle istituzioni sia della popolazione; in un momento di crisi globale,sono stati già mandati a casa oltre centocinquanta collaboratori delle imprese che lavoravano sul cantiere. Il cantiere è quello di «Tempa Rossa», che secondo le previsioni della Total, sarebbe dovuto andare in produzione nel 2012,e già nella seconda metà del 2009, il numero degli addetti alla realizzazione delle opere sarebbe arrivato a 1.200/1.500 lavoratori. Inoltre, diversi imprenditori avevano avviato o stavano per avviare investimenti sul territorio, confidando nelle ricadute indotte dovute all’estrazione petrolifera: più di 100 lavoratori erano stati impiegati ed effetti diretti soprattutto nel settore della ricettività e dei servizi. Il fermo disposto dalle autorità giudiziarie ha bloccato tutto. La giustizia continua il suo corso, ma la speranza della gente è che i contitolari della Total, cioè Shell e Exxon,per i quali il gip ha stabilito la continuazione dei lavori a Tempa Rossa, proseguano le attività avviate , cosi da dare nuovo impeto alle zone, da sempre depresse ed abbandonate..

 

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