
Rubavano l’identità di ignari cittadini e a loro nome accendevano mutui o ricaricavano carte prepagate: con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa 5 persone sono state arrestate stamani tra Basilicata e Calabria. Mente della banda che ha operato su tutto il terriotorio nazionale dall’ ottobre 2008 al maggio 2009, un sottoffuciale della Guardia di Finanza , Vincenzo Parrilla (43 anni di Scalea), già sospeso dal servizio da 2 anni, ma ancora in possesso delle divise d’ordinanza, divise che utilizzava per reperire i documenti di persone in difficotà che raggirava con la promessa di un lavoro. Insieme a lui i compaesani Stefano Antonucci ( 30 anni), i due fratelli Luigi e Giusi Catucci (rispettivamente di 29 e 32, nullafacente l’uno, casalinga l’altra) e la lucana Domenica Cirigliano (casalinga 45enne di Nemoli), gli ultimi tre ai domiciliari. I Carabinieri del Nucleo Opertivo e radiomobile di Lagonegro che hanno condotto le indagini coordinate dalla Procura di Paola hanno calcolato che la banda,sottraendo illecitamente dati personali e sostituendosi di fatto a persone inconsapevoli, nel giro di due mesi avrebbe incassato oltre 500.000 euro. La truffa si sarebbe in parte consumata in un centro scommesse Snai aperto dalla banda a Senise,ma intestato ad un prestanome, centro usato in realtà per gestire le carte prepagate attivate a nome di cittadini inconsapevoli. La banda si sarebbe inoltre avvalsa di altre collaborazioni: le persone indagate nell’ambito dell’Operazione denominata “Full Card” sono infatti 13
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.